Patrizia Toia: « Portiamo avanti la battaglia di Isa per la giustizia »

Elisabella Polenghi

Elisabella Polenghi

Patrizia Toia

Patrizia Toia

“Chiederò alle Istituzioni europee di non dimenticarsi dell’uccisione del fotoreporter Fabio Polenghi, e di invitare le autorità della Thailandia a prodigarsi con urgenza e serietà affinché la magistratura thailandese individui e punisca nel più breve tempo possibile chi ha materialmente ucciso il cronista italiano e chi ha dato mandato di sparare. È da quattro anni che la morte del fotocronista italiano è rimasta impunita: sono convinta che anche il Governo italiano sta dalla mia parte”. Questo è l’appello lanciato dalla candidata PD alle elezioni europee Patrizia Toia una volta appreso della morte di Elisabetta ‘Isa’ Polenghi: la sorella del fotoreporter italiano Fabio Polenghi, ucciso il 19 Maggio 2010 in Thailandia, per mano dell’esercito thailandese.

“La scomparsa di Isa Polenghi, che si è a lungo prodigata affinché sull’uccisione del fratello fosse fatta finalmente giustizia, non può lasciarci indifferenti pertanto “, ha assicurato PatriziaToia ” durante il Semestre di Presidenza di turno dell’UE, l’Italia può richiedere alle autorità thailandesi, sopratutto durante il vertice Asean che si terra a Milano, l’avvio di un immediato e serio iter giudiziario, anche sotto la supervisione internazionale, che porti in tempi rapidi e certi all’individuazione, e alla condanna, dei colpevoli dell’uccisione di un cittadino italiano”.

“Il caso di Fabio Polenghi, su cui i media internazionali hanno scritto molto, ma che in Italia è passato quasi sotto silenzio, deve servire da monito affinché le autorità ed i media italiani non abbassino l’attenzione anche nei confronti di tutti gli altri corrispondenti di guerra, sopratutto di quelli free-lance come Polenghi, che in caso di pericolo non possono contare sul supporto di testate importanti. Anche l’Europa deve incrementare l’attenzione verso chi, in teatri particolarmente rischiosi come Fronti di guerra o piazze ‘calde’ di Paesi politicamente instabili, rischia la propria vita mentre compie il proprio lavoro per garantire un servizio di fondamentale importanza per per garantire la libertà di informazione, che è uno dei pilastri delle più moderne e mature democrazie europee”, ha concluso Patrizia Toia ».

8 maggio 2014

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