Elezioni in Afghanistan. Il giorno delle donne

Un gruppo di donne attende di potersi registrare per votare alle elezioni presidenziali a Kabul, 1 aprile 2014. (AP Photo/Anja Niedringhaus)

Un gruppo di donne attende di potersi registrare per votare alle elezioni presidenziali a Kabul, 1 aprile 2014. (AP Photo/Anja Niedringhaus)

Oggi, sabato 5 aprile, si è votato in Afghanistan per eleggere il nuovo presidente che andrà a sostituire Hamid Karzai, eletto per la prima volta nel 2004 ma di fatto in carica dalla fine del 2001, dopo la caduta del regime dei talebani. C’è stata una grande affluenza – hanno votato più di 7 milioni di persone – e anche qualche ritardo, causato dall’esaurimento imprevisto delle schede elettorali, riporta Reuters. Ci sono state violenze, ma anche buone notizie per le donne in politica.

Per la prima volta nella storia dell’Afghanistan, una donna – Habiba Sarobi, ex governatrice della provincia centrale afghana di Bamian – potrebbe diventare vicepresidente del paese. Come ha raccontato il New York Times, gli afghani sono rimasti piuttosto sorpresi dalla campagna elettorale di Sarobi, che non si è limitata a sostenere la figura del candidato presidente a cui si è legata, Zalmay Rassoul, ma ha tenuto comizi particolarmente energici che hanno ampliato il suo consenso. Secondo alcuni osservatori, Sarobi avrebbe avuto le caratteristiche adatte per provare a diventare presidente, ma al momento della registrazione dei candidati aveva 39 anni, un anno in meno dell’età minima richiesta dalla legge per partecipare alle presidenziali.

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5 aprile 2014

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