Tutti d’accordo, in prima elementare a 4 anni. Accade in Svizzera

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L’Accordo intercantonale sull’armonizzazione della scuola obbligatoria (Concordato HarmoS) è un nuovo concordato scolastico svizzero. È stato elaborato dalla CDPE, costituita dai 26 Consiglieri di Stato direttori e direttrici della pubblica educazione.

Logo_HarmosGrazie a questo accordo i cantoni vogliono rafforzare l’armonizzazione della scuola obbligatoria, contribuire allo sviluppo della qualità della formazione a livello nazionale, assicurare la permeabilità del sistema e abolire tutto ciò che possa ostacolare la mobilità degli studenti.

Occorre ribadire che “armonizzare” non vuole dire uniformare e ancora meno centralizzare. HarmoS rispetta le particolarità della Svizzera: plurilinguismo, sovranità cantonale e tradizioni scolastiche locali. Solo l’essenziale sarà armonizzato su scala nazionale (strutture/obiettivi di formazione) o coordinato a livello delle regioni linguistiche (piani di studio/mezzi di insegnamento).

A questo proposito il Consiglio di Stato del Canton Ticino già nel 2006 prendeva criticamente posizione sull’avamprogetto di accordo sulla base dei pareri raccolti fra i partiti, gli enti e le associazioni del mondo scolastico:

” Il Consiglio di Stato ritiene opportuno procedere all’armonizzazione della scuola obbligatoria in Svizzera per cui è pronto a dare, a determinate condizioni, la propria adesione all’Accordo intercantonale sull’armonizzazione della scuola obbligatoria.
L’adesione a questo importante postulato di politica scolastica – rafforzato anche dal voto popolare sui nuovi articoli costituzionali – è però subordinata all’ottenimento di alcune importanti modifiche ritenute indispensabili affinché il Consiglio di Stato prima e il Gran Consiglio poi possano dare il loro consenso definitivo all’ Accordo.
Gli aspetti imprescindibili alla base della futura adesione sono i seguenti:

  • Mantenimento dei cinque anni di scuola elementare e dei quattro anni di scuola media;
  • promozione della lingua e della cultura italiana nelle scuole degli altri cantoni;
  • posticipazione della data di riferimento al 30 settembre, con la possibilità concessa ai cantoni di derogare a questo termine.”

Sulla base di queste indicazioni il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS) aveva avviato una serie di trattative per riproporre a livello di CDPE le riserve espresse nella procedura di consultazione. In termini generali si può affermare che alcune richieste specifiche del Ticino sono state accolte dalla CDPE. In particolare l’Assemblea della CDPE ha deciso di:

    • Concedere una deroga specifica al Ticino nel senso che la durata della scuola elementare (compresa la scuola dell’infanzia) e della scuola media può variare di un anno rispetto a quanto richiesto agli altri cantoni (8 anni di scuola elementare e 3 anni di scuola secondaria). Ciò significa che, ritenuto l’inizio della scuola obbligatoria a 4 anni, il modello per il Ticino sarà il seguente: 2 anni di scuola dell’infanzia obbligatoria (preceduti, a partire dai 3 anni, da un anno facoltativo), 5 anni di scuola elementare e 4 anni di scuola media;
    • offrire l’insegnamento facoltativo di una terza lingua nazionale nella scuola obbligatoria. Ne consegue che i cantoni devono prevedere nei loro programmi di studio, in particolare nel secondario I, l’offerta di una terza lingua nazionale. L’adozione di questo principio pone le premesse per una migliore diffusione della lingua e cultura italiana in Romandia e nella Svizzera tedesca;
  • fissare al 31 luglio (prima 30 giugno) la data di nascita di riferimento per l’allievo per poter iniziare a 4 anni la scuola obbligatoria.

Il 17 febbraio 2009 il Ticino è stato il 10° cantone ad aderire al Concordato e ha determinato l’attuazione dell’accordo. Il 1° agosto 2009 l’Accordo intercantonale sull’armonizzazione della scuola obbligatoria è entrato in vigore e i cantoni che vi hanno aderito, o che vi aderiranno in seguito, hanno 6 anni di tempo per adattare la legislazione, le strutture scolastiche e gli obiettivi di formazione.

Tutte le modifiche legislative, strutturali e formative dovranno entrare in vigore a partire dall’anno scolastico 2015/2016 in tutti i cantoni che hanno aderito al Concordato.

Per saperne di più clicca qui

11 luglio 2014

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