Come si diventa deputati europei

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Tra un mese voteremo con il proporzionale, ma c’è qualcosa da sapere per capire quanti seggi otterrà ciascun partito e a chi andranno

Dal 22 al 25 maggio nei 28 paesi che appartengono all’Unione Europea si terranno le elezioni per rinnovare il Parlamento europeo, l’unica istituzione europea a essere eletta direttamente dai cittadini. Insieme con il Consiglio dell’Unione europea, il Parlamento esercita parte del potere legislativo, provvedendo ad alcune regole che devono essere poi recepite nei singoli ordinamenti nazionali. I voti vengono conteggiati con sistemi elettorali nei diversi paesi, ma tutti su base proporzionale.

Date
Ogni stato membro sceglie autonomamente il giorno o i giorni nei quali è possibile votare, tra quelli decisi a livello comunitario. In Italia si voterà nella sola giornata di domenica 25 maggio, come in Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Grecia, Lituania, Lussemburgo, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria. I primi a votare, il 22 maggio, saranno Paesi Bassi e Regno Unito. In Irlanda si voterà il 23 maggio, mentre il 24 si voterà in Lettonia, Slovacchia, a Malta e Cipro. La Repubblica Ceca ha indetto le elezioni per il 23 e il 24 maggio, mentre la Francia per il 24 e il 25. Per il 25 sera avranno votato tutti i paesi.

Legge elettorale
Non c’è una sola legge elettorale per il Parlamento europeo: ogni paese decide come devono essere eletti i suoi rappresentanti. L’unica regola comune è che il sistema elettorale utilizzato sia di tipo proporzionale. Il fatto che non ci sia una legge uguale per tutti è da tempo alla base di dibattiti e proposte di modifica.

Seggi
I membri del Parlamento europeo uscente sono 766 perché ai 736 precedenti nel luglio del 2013 si è aggiunta la Croazia, che aveva bisogno quindi di essere rappresentata nell’assemblea. Il numero totale dei seggi è stato riorganizzato a 751 dalla legislatura imminente.

Distribuzione dei seggi tra paesi
Per l’assegnazione dei seggi tra i vari stati membri si applica il principio della “proporzionalità decrescente”: i paesi con più abitanti hanno più seggi rispetto a quelli meno popolosi, ma ci sono comunque degli aggiustamenti per garantire che ci sia un’equa rappresentanza.

Il paese che ha più seggi è la Germania, con 96, seguita dalla Francia (74), dal Regno Unito e dall’Italia entrambi con 73. I paesi con meno seggi sono Cipro, Estonia, Lussemburgo e Malta con 6 seggi ciascuno.

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