Mobilità e Trasporti

Milano Città Metropolitana, il futuro dipende dai numeri

I giovani hanno colto per primi i valori che l’istituzione Città Metropolitana rappresenta come tutela e miglioramento della qualità della vita. L’impegno ora è di procedere step by step con progetti concreti e con la loro realizzazione assicurata. Altrimenti s’ingrossa la fila di coloro (30 per cento tra gli “indifferenti e contrari”, come si evince dal sondaggio che qui pubblichiamo) che definisce il progetto di Città Metropolitana: “un’inutile iniziativa burocratica”. Non è così. Ci sono tutte le premesse per una grande area territoriale di crescita innovativa e di sviluppo economico, proiettata sull’Europa e sul Mondo. Tutti i “numeri” del sondaggio del“ Centro Studi Grande Milano” di Milano.

Se osservando Berlino si pensa alla Grande Milano

“È come Milano una città efficiente, sostenibile, ricca di fermenti culturali. È una capitale coraggiosa”, spiega Arianna Censi esponente di spicco del progetto Milano Città Metropolitana e studiosa esperta dei problemi di mobilità e viabilità del comprensorio milanese. Occhi puntati sull’esperimento berlinese dell’autobus elettrico, sulla condizione della donna tedesca e sulla “vicenda” Ttip che ossessiona l’Europa”

Non servono strade nuove ma trasporti buoni per tutti

Flussi migratori e lotta alle diseguaglianze fra centro e periferie: in Europa l’attenzione sul tema delle aree metropolitane si fa sempre più forte. Continuo ad essere convinta che uno dei temi cruciali che Città metropolitana è chiamata a risolvere è quello della mobilità e dei trasporti pubblici. E’ una visione nuova che consente di far…

« Non servono strade nuove ma trasporti buoni per tutti »

«Non esiste in Europa una Città Metropolitana che non governi l’insieme del sistema di trasporto pubblico, sia per l’area urbana del capoluogo che per tutta l’area metropolitana, programmandone i percorsi. Il fatto è che la Regione non vuole riqualificare le strade esistenti, bensì costruirne di nuove. Investiamo invece nel trasporto pubblico e non nelle autostrade inutili, altrimenti non conquisteremo mai una credibilità a livello europeo. Così svanisce una preziosa opportunità per il nostro Paese», IO LA PENSO COSI’

Città Metropolitana. Parte da Milano il segnale forte perché l’Italia migliori

Con la nostra scelta di proroga del contratto per i precari, abbiamo disegnato con un tratto cubitale, una linea politica che s’impegna a ricordare – costantemente – a Roma, a coloro che hanno la possibilità di fare modifiche alle leggi nazionali, la necessità di trovare nuove soluzioni per sistemi complessi, come città metropolitana. Credo che città metropolitana sia una grande risposta istituzionale anche per il miglioramento degli standard dell’efficienza pubblica, della semplificazione, del miglioramento di tutto quello che col nostro lavoro stiamo cercando di realizzare. Foto di Aurora Impiombato Andreani

Città Metropolitana. Tariffe più convenienti per i mezzi pubblici

Trasporto pubblico locale. Cosa stiamo facendo e cosa abbiamo fatto. Oggi solo il 19 per cento dei cittadini sale su un mezzo di trasporto, l’81 per cento preferisce la macchina. Una tendenza che dobbiamo invertire. Razionalizzando le tratte esistenti, collegando territori oggi lontani e potenziando un servizio insufficiente e inefficiente. Dobbiamo creare le connessioni orizzontali che mancano: i flussi delle corse sono generalmente verticali, dalla periferia al centro e viceversa; mancano le corse tra le direttrici est-ovest. L’offerta di mobilità deve essere anche più conveniente

Città Metropolitana. Facciamo in modo che la gente possa lasciare l’auto a casa

Mai come quest’anno abbiamo vissuto l’emergenza smog. Il primo rimedio contro lo smog da tutti condiviso è la diminuzione di auto che entra in città, ma per raggiungere questo risultato ci vuole un servizio pubblico che funzioni. Ci stiamo impegnando a fondo perché se non ho l’autobus, se esso non arriva per tempo, non mi copre la fascia oraria o non serve la scuola dove devo mandare mio figlio, la gente a ragione s’incazza e ritorna all’auto

Alitalia, un delitto senza mandanti. Ma la sentenza è un buon inizio

Gli ex amministratori Alitalia condannati per il crac della compagnia sono certo indifendibili. Ma la sentenza è al massimo un buon inizio, che non individua i veri mandanti del disastro costato miliardi agli italiani. Perché Alitalia è sempre stata un’impresa dove la politica la faceva da padrona. Sono d’accordo quando l’economista Carlo Scarpa autore di questo saggio conclude che la condanna degli ex amministratori dell’Alitalia può essere considerata un “buon inizio” della lotta contro la corruzione. Auguriamocelo veramente

“Abbassate il costo dei pedaggi e vedrete che aumenteranno gli utenti”

HO FATTO I CONTI IN TASCA ALLA BRESCIA-BERGAMO-MILANO (BREBEMI) E ALLA TANGENZIALE EST ESTERNA DI MILANO (TEEM) Le società Brebemi e Tangenziale Esterna, con i comunicati stampa di ieri 23 settembre, lungi dallo smentire, confermano la correttezza dei dati AISCAT da me citati sulle percorrenze chilometriche e sul “flusso medio giornaliero”, detto anche VTMG. Quest’ultimo…