Nuove emergenze. Milano lancia l’allarme profughi: “Questa città è senza fondi”

202155549-2f8742b5-65d1-4148-af37-f4a53db5c908Le emergenze in Egitto e Siria hanno portato altri cento ragazzi in due mesi. L’appello dell’assessore Majorino al governo e alla Regione Lombardia: “Senza risorse è impossibile aiutare chi arriva qui per chiedere aiuto” –

Nuova emergenza sul fronte dei richiedenti asilo a Milano. Perché «senza opportuni finanziamenti non saremo in grado di far fronte alla nuova ondata di profughi in arrivo dall’Egitto, con sbarchi quotidiani sulle coste italiane». A lanciare l’allarme è l’assessore comunale alle Politiche sociali, Piefrancesco Majorino, ricordando che fra luglio e agosto sono arrivati in città più di cento minori stranieri non accompagnati, il 40 per cento dei quali egiziani.

Attualmente sono quasi 600 i minori seguiti nelle comunità di Milano senza alcun contributo da parte dello Stato. Gli ultimi finanziamenti risalgono al 2011, quando si scatenò l’emergenza Libia. A Palazzo Marino allora erano stati versati due milioni di euro, ma quel fondo speciale non è stato più rinnovato nel 2012. Oggi le spese si sono triplicate, il Comune continua a garantire l’assistenza ai minori, ma i rimborsi da Roma non arrivano. Ragazzi ma non solo, i richiedenti asilo che si stanno riversando e si riverseranno a Milano, città del ricco Nord sulla via degli altri Paesi europei. Già dalla prossima settimana, prevede l’assessore Majorino, «l’emergenza umanitaria si avvertirà in tutta Italia quando in tutti i centri di accoglienza si raggiungerà la saturazione. Ecco perché occorre un intervento tempestivo da parte del ministero dell’Interno per garantire l’assistenza ai profughi, sostenuti da sufficienti contributi per uomini, donne, bambini e intere famiglie».

Nel 2011 dalla Libia arrivarono in Lombardia 3.600 richiedenti asilo, con un picco a Milano dove si concentrarono ben 350 persone. «Alla luce anche dei fatti, sempre più drammatici, che stanno coinvolgendo la Siria — ricorda ancora l’assessore — lo scenario che si apre è comparabile a quello della Libia, con numeri comparabili se non addirittura superiori». Il Comune fa appello al ministero dell’Interno senza però dimenticare di rimarcare che anche gli altri enti locali, i Comuni della provincia e la Regione non possono chiamarsi fuori.

Per l’assessore Majorino «tutte le istituzioni devono fare la propria parte nell’affrontare un’emergenza oggettiva e imminente. Lanciamo dunque un allarme non per sottrarci all’impegno di accogliere richiedenti asilo ma per richiamare ognuno alle proprie responsabilità. Milano in questa partita non può rimanere da sola».

29 agosto 2013

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