Tag Archive for ITALIA

Se la Città metropolitana non funziona è un danno per tutti

il sindaco Giuseppe Sala ha incontrato il governatore Roberto Maroni a Palazzo Lombardia. Il tema all’ordine del giorno era l’autonomia e il tavolo sul tema con il governo, che avrà una tappa milanese il 21 novembre. A questo tavolo la città metropolitana di Milano parteciperà. “Essendo la Città metropolitana in una situazione indefinita e incompiuta – ha detto il sindaco al termine dell’incontro durato oltre un’ora – non vogliamo perdere nessuna occasione per sottolineare i nostri problemi, ma soprattutto per cercare di trovare soluzioni”..

Ius soli, indispensabile per poter progredire

Poiché il futuro è multiculturale, la sfida non può che essere quella di comprendere come costruire convivenze che non siano distruttive, ma che siano inclusive, generatrici di nuovi sensi, di nuove possibilità e di nuove sfide. La sfida per chi come me è una Amministratrice, in attesa di una Legge sulla cittadinanza maggiormente inclusiva, è quella di contrastare l’esclusione o peggio l’auto-esclusione, concepire luoghi che producano l’incontro, lo scambio, il dialogo, la partecipazione, dove le persone immigrate i ragazzi delle seconde generazioni non siano trattati solo come persone da assistere, da prendere in carico, da istruire ma come attore reale, vivo, propositivo della vita sociale del territorio.

L’imbuto dello Stato inefficiente

“La macchina statale è lenta e inefficace. La distribuzione delle funzioni e l’organizzazione delle amministrazioni sono obsolete, a partire da Palazzo Chigi, dove mancano le strutture necessarie e abbondano quelle superflue”, scrive Sabino Cassese giurista, accademico italiano e giudice emerito della Corte costituzionale. L’analisi del momento che stiamo vivendo e sullo scenario che si prospetta nel prossimo futuro è acuta. La pubblico volentieri

La guerra genera profughi di guerra: il fallimento morale dell’Italia e della NATO

Migliaia di libici sono stati uccisi e feriti come diretta conseguenza dell’intervento della NATO; secondo, la guerra ha trasformato la Libia in “feudi” belligeranti armati e sostenuti da potenze regionali e internazionali. Le centinaia di milizie esistenti oggi in Libia, hanno privato i libici di qualsiasi senso di sicurezza e hanno esposto la popolazione civile a una realtà bellica di cui, apparentemente, non si vede la fine. Terzo, migliaia di libici o di africani che una volta chiamavano patria la Libia, si sono trovati a fuggire dalla guerra usando qualsiasi possibile mezzo di trasporto. Diecine di migliaia di loro hanno trovato rifugio in Europa, mentre migliaia di altri sono morti tentando di arrivarvi. Nella foto: un’immagine della guerra del 2011 in Libia.

Coppie gay. Abbandonate in un limbo, in uno stato d’incertezza giuridica

L’talia è l’unica democrazia occidentale a non aver ancora affrontato seriamente il tema. Secondo la corte di Strasburgo, nel necessario bilanciamento tra gli interessi delle coppie omosessuali e quelli della società italiana nel suo complesso, il legislatore non è stato in grado di fornire alcun argomento a supporto di questi ultimi, mentre “non pare aver attribuito particolare importanza alle indicazioni provenienti dalla comunità nazionale”. Soprattutto, ciò che a Strasburgo non è stato possibile digerire è che il nostro Parlamento abbia ripetutamente ignorato i continui moniti delle stesse corti italiane

I disoccupati che non cercano lavoro

In Italia sono moltissimi, dicono i dati, e non sono conteggiati tra i disoccupati: secondo Bloomberg l’Italia è “la nazione più scoraggiata d’Europa”. I valori dell’Italia sono così alti per la perdita di fiducia dei disoccupati italiani: dopo aver cercato e non avere trovato un’occupazione, molte persone smettono di cercare e preferiscono svolgere lavori per la casa o lavorare in nero

Europa. E’ la prima volta che si passa dalle parole ai fatti, ma che scontri!

Duro scontro a Bruxelles tra Italia e Lituania. Per la prima volta un governo europeo accusa un altro Paese membro dell’UE di atteggiamento anti europeo. Quello che è andato in scena l’altra notte a Bruxelles non solo è “il peggior dibattito da anni”, come ha ammesso un alto funzionario UE, ma soprattutto è uno scontro fra due concezioni e due visioni dell’Europa, quella intergovernativa, incarnata da Donald Tusk, politico polacco, attuale Presidente del Consiglio Europeo, e quella comunitaria, difesa da Jean-Claude Juncker e sostenuta dal premier italiano Matteo Renzi