Elezioni Amministrative Milano 2016

Milano Città Metropolitana, il futuro dipende dai numeri

I giovani hanno colto per primi i valori che l’istituzione Città Metropolitana rappresenta come tutela e miglioramento della qualità della vita. L’impegno ora è di procedere step by step con progetti concreti e con la loro realizzazione assicurata. Altrimenti s’ingrossa la fila di coloro (30 per cento tra gli “indifferenti e contrari”, come si evince dal sondaggio che qui pubblichiamo) che definisce il progetto di Città Metropolitana: “un’inutile iniziativa burocratica”. Non è così. Ci sono tutte le premesse per una grande area territoriale di crescita innovativa e di sviluppo economico, proiettata sull’Europa e sul Mondo. Tutti i “numeri” del sondaggio del“ Centro Studi Grande Milano” di Milano.

In un Paese di vecchi i più piccoli contano sempre di meno

I bambini stanno sempre peggio: in dieci anni l’incidenza della povertà assoluta tra i bambini è cresciuta dal 3,9% del 2005 al 10,9% del 2015. L’indigenza, spiegano dall’Istat, diminuisce all’aumentare dell’età della persona di riferimento. Il valore più basso, 4%, non a caso si trova tra le famiglie con una persona di riferimento ultra 64enne. La spesa pubblica, d’altronde, è tutta sbilanciata sui più anziani.

Le donne più a piedi e più sui mezzi pubblici. Non è per divertimento

Tutti i dati lo confermano: il XXI secolo sarà il “secolo delle città”. Infatti, risale a nove anni fa (2007) il sorpasso della popolazione urbana su quella rurale, sicché oggi la maggioranza delle persone vive in aree urbane con processi di inurbamento in continua crescita L’urbanizzazione crescente e la concentrazione della popolazione in grandi aree metropolitane pone importanti sfide in termini di pianificazione, gestione dei servizi pubblici, consumo del suolo e sostenibilità. In questa intervista curata da Claudia Bruno, Francesca Zajczyk, docente di sociologia urbana all’università Bicocca e delegata alle pari opportunità nel comune di Milano, si sofferma con acutezza sui particolari da affrontare. Ve ne propongo la lettura.

Domenica 19 giugno si vota sul futuro della Grande Milano

Beppe Sala è l’uomo giusto per continuare a far crescere una città che si è scoperta attrattiva ed aperta al mondo. Sono convinta che i benefici di questo processo debbano estendersi a tutta Milano, investendo nelle migliori innovazioni sul piano ambientale, della mobilità, della sicurezza e del lavoro. Ne è una conferma questa attenzione alle periferie, proprio per salvaguardare la specificità di Milano, poiché esse non devono essere un aspetto indipendente dalla Milano capitale civile, la quale per essere tale, deve pensare agli ultimi, agli esclusi

C’è l’ambiente

La Grande Milano, o meglio ancora Milano Città Metropolitana, consentirà nuovi spazi di socialità, genererà occupazione qualificata, flussi di visita. Tutto si svolgerà con la partecipazione della società civile alle arene deliberative, perché essa possa esprimere la sua volontà nella definizione dell’agenda urbana sulle diverse realtà che animano la stessa società civile. E’ questo il miglior modo per rilanciare la nostra Milano proiettandola in un domani più pulito e più giusto. Insomma con Sala sindaco, sarà finalmente soddisfatta la domanda di partecipazione che è esattamente quello che oggi manca nelle nostre città. Ecco perché non mi stanco mai di ribadire che i programmi dei due candidati al ballottaggio di domenica non sono uguali e, pertanto, questo mantra non ha ragione di esistere.

Municipi e Città Metropolitana scrivono il futuro di Milano

Lo sviluppo dell’area metropolitana, che conta 288 mila imprese attive e 1.175 addetti per kmq, è fondamentale per la ripresa dell’Italia intera. In questi due anni Milano e la Città Metropolitana di Milano sono stati, come spesso accade, precorritrici in questo campo: la Città Metropolitana con il suo Piano strategico, Milano con la riforma delle municipalità.

Milano Città Metropolitana prende per mano l’Italia

Volentieri rilancio questo appello con il quale i firmatari intendono richiamare l’attenzione sull’orizzonte politico-culturale che si apre per il futuro di Milano e sugli obbiettivi politico-amministrativi che ne conseguono per il governo quotidiano della città.

Amiche, amici i programmi dei due candidati non sono uguali. Smettiamola con questo sciocco mantra!

Il futuro di Milano è legato ai fatti. Perciò vi chiedo di votarmi

Preferisco non sparare frasi ad effetto per raccogliere voti. Preferisco i fatti. Partiamo da un dato concreto: La Commissione Europea sostiene che sarà lo sviluppo delle Città metropolitane a determinare ed influenzare il futuro dell’Unione. Pertanto ha varato un “Programma operativo” che per l’Italia prevede un primo stanziamento di 900 milioni di euro con l’invito…

Arianna Censi (Pd): “Milano deve contare di più a Roma”

AFFARITALIANI.IT INTERVISTA ARIANNA CENSI – “Mi candido perché penso che questo sia il momento in cui si deve decidere quale sarà il futuro di Milano e questo non può prescindere dalla realizzazione della città metropolitana. Senza la spinta di Milano la città metropolitana di Milano non si fa”.

L’omofobia impazza nel mercato del lavoro europeo

La discriminazione e le molestie nei confronti delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali (Lgbt) sul posto di lavoro sono un problema diffuso nell’Unione europea. Nonostante la discriminazione in materia di occupazione sulla base dell’orientamento e dell’identità sessuale, come di altre diversità, sia vietata da diverse direttive europee, le persone Lgbt si trovano di fatto ad affrontare discriminazioni nei processi di reclutamento e nell’occupazione, all’interno del mercato del lavoro europeo. A confermarlo è un nuovo rapporto di Eurofound, la Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro.