Dopo l’annuncio della sua malattia in diretta su Radio Radicale, ha cominciato la chemioterapia. “La sopporto senza eccessivi disagi, sono disciplinata, rigorosa”. Indossa un turbante azzurro e verde che si è fatto lei con una tecnica imparata dalle donne africane. “Non ho paura, sono ottimista. Ho avuto una vita fantastica, gli affetti familiari, la politica radicale. L’importante è non diventare mai indifferenti a ciò che ci attraversa o ci sfiora”
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Il triste tramonto del welfare svedese tra precarizzazione e lotte
Peggiorando le condizioni di lavoro e salariali e mettendo così a repentaglio la salute dei pazienti, questa riforma è il segno che la precarizzazione si fa strada anche in uno dei paesi che, nell’immaginario politico collettivo, continua a essere rappresentato come uno dei più avanzati sistemi di welfare al mondo. Nella foto sopra: Allt åt Alla (letteralmente «tutto per tutti»)