Italia

I calcoli sulla pensione. E sulla sua reversibilità

Nel discutere di pensioni bisogna distinguere ciò che è previdenza da quello che è assistenza. Pure nel caso della reversibilità. Sarebbe quindi equo determinare l’importo della pensione non solo in base alla speranza di vita del titolare, ma anche a quella di chi potrebbe diventarne beneficiario. Incrociando i dati Istat sulla speranza di vita con quelli utilizzati dall’Inps per calcolare la pensione, per le classi di età 65-69 e 70-74 anni, si verifica in effetti che sono sostanzialmente coincidenti: 18 e 15 anni, a seconda delle classi di età, di speranza di vita e di godimento della pensione. Su questa base statistica (assumendo che gli interessi maturati siano congrui) si dovrebbe dunque concludere che la reversibilità rientra fra i trattamenti assistenziali.

La vera rivoluzione del voto alle donne

«Destinata dalla natura a procreare e prendersi cura della specie, l’intelletto femminile era portato a comprendere l’utile vicino e l’interesse parziale della sua famiglia, non quello lontano e generale. Quando questa idea così radicata nella cultura occidentale entrò in crisi? Questa domanda consente di mettere a fuoco la portata rivoluzionaria del suffragismo»

Donne, sclerosi multipla e lavoro. Una corsa a ostacoli

Difficoltà di accesso, stipendi più bassi, politiche di conciliazione inesistenti. Se le lavoratrici sono discriminate, quelle disabili lo sono due volte. «La laurea, i progetti di vita e il lavoro, anche se precario. Poi un giorno, cominci a sentire la faccia strana, la schiena strana, la gamba strana. E non passa. E peggiora. Ma hai lottato così tanto per conquistare il lavoro e non puoi fallire. E allora ti convinci che è solo stress e rimandi la visita dal medico. Fino a quando lavorare diventa sempre più difficile, gli oggetti ti scivolano di mano, le gambe si bloccano. E non puoi più stare zitta. Hai un problema. Devi andare dal medico. Ricovero, cortisone e la diagnosi di sclerosi multipla. E la tua vita cambia per sempre». Laura si racconta così… [Foto: Italia, Copyright: © 2013, Carlos Spottorno]

“Embrioni umani modificati”. L’ultima frontiera della genetica

Bisogna felicitarsi delle nuove prospettive della ricerca britannica e piantarla coi terrorismi nell’informazione, spiega Elena Cattaneo (nella foto) senatrice e direttrice del Centro di ricerca sulle cellule staminali dell’università degli studi di Milano. Lunedì 1 febbraio un gruppo di ricercatori di Londra ha ottenuto l’autorizzazione necessaria per modificare geneticamente gli embrioni umani, la prima di questo tipo al mondo, che consentirà di portare avanti studi per comprendere meglio le cause che portano agli aborti spontanei e migliorare i sistemi per la fecondazione assistita, nelle intenzioni dei promotori della ricerca.

Come siamo cambiate? Risponde l’Istat che ci ha monitorato

Dopo l’ultima indagine ad ampio spettro risalente al 2004, l’Istat pubblica una nuova ricerca sulla vita delle donne nel nostro Paese dal 2004 al 2014. L’analisi disaggregata dei dati che questa indagine decennale condotta dall’Istat ci fornisce, ci fa leggere gli aspetti in chiaroscuro del lungo cammino delle donne verso l’emancipazione e la libertà dal bisogno.

Sono circa 6000 gli emendamenti alla legge sulle Unioni civili

Giovedì 28 gennaio 2016 tornerà in Parlamento il disegno di legge sulle Unioni civili, la Cirannà Bis, dal nome della senatrice Pd Monica Cirinnà che l’ha promossa. Le Unioni civili, sono un diritto riconosciuto in gran parte dei Paesi dell’Unione Europea. Alcuni dei paesi comunitari, come la Germania, arrivano a equiparare le unioni civili al matrimonio. Insomma dei ventotto stati membri della UE, quelli che ancora non hanno legiferato in merito sono: Bulgaria, Cipro, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Slovacchia, e naturalmente l’Italia. La foto è di Esi Grünhagen

Cronaca dalla città italiana più inquieta degli anni Sessanta

Vi suggerisco la lettura di “Pfiff : Una storia operaia nella Torino degli anni Sessanta”, l’ultimo libro del giornalista e saggista Roberto Giardina, del quale pubblico sul mio sito le sue analisi sulla Germania in cui vive da più di trent’anni. Con questo suo ultimo libro Giardina si cimenta nuovamente con l’opera narrativa, prendendo spunto da quanto vissuto in gioventù quand’era un novello cronista del quotidiano «Stampa». La foto: quando Torino era sinonimo di FIAT

Genere. Non si tratta soltanto di sentirsi bene in pantaloni o in gonna

La definizione di “genere” è oggetto di dibattito e contestazione. Nel diritto internazionale, ad esempio, sono riscontrabili definizioni diverse: per il tribunale penale internazionale il genere indica i due sessi; per il comitato che vigila sul trattato per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne, il genere si riferisce in maniera più dinamica e attenta alle diseguaglianze alle identità e ai posizionamenti socialmente costituiti correlati al sesso. Questo dibattito sul significato della parola genere ne mette in luce la valenza politica, il suo disegnare uno spazio di confronto e dialogo in cui le identità possono essere soggette a revisione consapevol

Noi donne come siamo cambiate negli ultimi dieci anni?

Risponde il volume Come cambia la vita delle donne appena diffuso dall’Istat in formato e-book che indaga com’è cambiato il ruolo delle donne e il loro contesto di vita nella famiglia, nel mondo del lavoro e nella società. Il testo, aggiornato al decennio 2004-2014, esce a più di dieci anni di distanza dalla prima pubblicazione dedicata alla condizione delle donne in Italia.