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Il sindaco Orsoni fuori dal Pd

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VENEZIA – Giorgio Orsoni si è dimesso da sindaco di Venezia. Dopo la revoca degli arresti domiciliari, le polemiche per il suo ritorno a Ca’ Farsetti e una nota molto critica del vice segretario nazionale Pd e governatore del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, ha deciso di lasciare l’incarico

La lettera del PD. La decisione di Orsoni arriva dopo quella che in molti hanno definito una scomunica da parte del Partito Democratico. “Siamo umanamente dispiaciuti per la condizione in cui si trova Giorgio Orsoni”, avevano affermato in una nota Debora Serracchiani, vice segretario nazionale Pd e governatore del Friuli Venezia Giulia e Roger De Menech, segretario regionale del Pd Veneto, “ma dopo quanto accaduto ieri, e a seguito di un approfondito confronto con i segretari cittadino, provinciale e regionale del Pd, abbiamo maturato la convinzione che non vi siano le condizioni perché prosegua nel suo mandato di sindaco di Venezia”.

La richiesta di dimissioni. “Invitiamo quindi Orsoni”, che ieri aveva ripreso le funzioni di sindaco dopo il patteggiamento e la revoca degli arresti domiciliari, “a riflettere sull’opportunità nell’interesse dei cittadini di Venezia e per la città stessa di offrire le sue dimissioni”, continuava la nota. “Siamo convinti, inoltre, che non si debba disperdere quanto di buono il Pd di Venezia e tanti bravi amministratori hanno fatto e stanno facendo per la città. Per questo e per la necessaria chiarezza indispensabile in simili frangenti riteniamo che lo stesso Orsoni saprà dare prova di grande responsabilità”.

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13 giugno 2014