La definizione di “genere” è oggetto di dibattito e contestazione. Nel diritto internazionale, ad esempio, sono riscontrabili definizioni diverse: per il tribunale penale internazionale il genere indica i due sessi; per il comitato che vigila sul trattato per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne, il genere si riferisce in maniera più dinamica e attenta alle diseguaglianze alle identità e ai posizionamenti socialmente costituiti correlati al sesso. Questo dibattito sul significato della parola genere ne mette in luce la valenza politica, il suo disegnare uno spazio di confronto e dialogo in cui le identità possono essere soggette a revisione consapevol
Politica
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Anno 2016. In gioco non è la Terra, ma la razza umana
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Noi donne come siamo cambiate negli ultimi dieci anni?
Risponde il volume Come cambia la vita delle donne appena diffuso dall’Istat in formato e-book che indaga com’è cambiato il ruolo delle donne e il loro contesto di vita nella famiglia, nel mondo del lavoro e nella società. Il testo, aggiornato al decennio 2004-2014, esce a più di dieci anni di distanza dalla prima pubblicazione dedicata alla condizione delle donne in Italia.
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Clima, ecco i punti principali dell’accordo di Parigi. Altrimenti siamo fritti
Ecco i punti principali dello storico accordo di Parigi sul clima firmato da 195 Paesi. Il rialzo della temperatura è fissato a 1,5 gradi. Cento miliardi di dollari saranno destinati ai Paesi in via di sviluppo e verrà svolta una revisione ogni cinque anni sui tagli alle emissioni nocive. I paesi in via di sviluppo, come India e Cina, avevano intenzione di proporre un accordo più morbido che non rischi di danneggiare il loro sviluppo economico, basato in gran parte su combustibili fossili.
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L’Egeo cimitero di bambini
«Francia e Germania, contro Roma e Atene, chiedono di “ridurre i flussi”. Una bimba siriana, un neonato, un ragazzino di 12 anni: annegati sotto gli occhi di Frontex e dei guardiamarina turchi. Perché non li hanno salvati? Le autorità greche sono distratte dai problemi sul confine a nord, con la Macedonia, impegnate in un brutto braccio di ferro con il governo di Skopje che ha bloccato circa un migliaio di transitanti nella località di confine di Idomeni. Al freddo, senza cibo né servizi i migranti hanno più volte bloccato la ferrovia che collega il porto del Pireo e la sua enorme area industriale di multinazionali con i mercati del Nord Europa.
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Gli Italiani sulle automobili più tassate d’Europa lungo le strade colabrodo
Naturalmente ci sono anche strade e autostrade che così non sono, ma la manutenzione è comunque deficitaria. Basterebbe una piccola percentuale di questa montagna di miliardi da investire sulla manutenzione delle strade e sulla mobilità, e sarebbe già una gran cosa. Una percentuale su 71 miliardi di euro. Poiché questa è la cifra astronomica che lo Stato trae come gettito fiscale dalla Motorizzazione nel nostro Paese. L’entrata che si riferisce al 2014 e che è stato calcolata dall’Anfia (Associazione Nazionale Fra Industrie Automobilistiche) conferma che il sistema di tassazione dell’auto nel nostro Paese è piuttosto articolato, in quanto punta a colpire tutti gli aspetti legati sia all’utilizzazione dei veicoli che al loro possesso. La foto. Il Pontefice è stato di parola: niente vetture di lusso. Per lui le macchine che usa la gente comune. Per spostarsi a Roma, Papa Francesco utilizza una Ford Focus della precedente generazione. (Ansa)
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Fatima Mernissi, la femminista che ridisegnò il mondo arabo agli occidentali
” Noi donne musulmane abbiamo un mese solo di digiuno, il Ramadan, ma le povere donne occidentali sempre a dieta devono digiunare dodici mesi all’anno”, così scriveva con un’ironia garbata una delle figure emblematiche del femminismo del regno. La sociologa e scrittrice Fatima Mernissi (nella foto) è morta questa mattina , 30 novembre, all’età di 75 anni. Docente di sociologia presso l’Università Mohammed V di Rabat, dagli anni ’80 ha scritto diversi libri sul ruolo delle donne nella società, tra cui La terrazza proibita, L’harem e l’Occidente, Chahrazad non è marocchina.
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Che fine fanno i fondi per i centri antiviolenza? C’è molto da imparare
L’analisi dei dati raccolti mostra la diversità di scelte adottate dalle varie amministrazioni. Ad esempio si rileva che il finanziamento medio per centro antiviolenza e casa rifugio varia molto da regione a regione: circa 60mila euro in Piemonte, 30mila in Veneto e Sardegna, 12mila in Puglia, 8mila in Sicilia, 12mila nelle ex province di Firenze e Pistoia, 6mila in Abruzzo e Valle d’Aosta. Si tratta di un dato importante, poiché i fondi erano stati stanziati principalmente per garantire il funzionamento dei centri e strategie disomogenee possono inasprire o creare disparità territoriali nell’assicurare servizi antiviolenza adeguati in numero e qualità.
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Milano metropoli reale, metropoli possibile. A che punto siamo?
Nel mese di settembre 2015 il Sindaco Metropolitano Giuliano Pisapia e il Vice Sindaco Metropolitano Eugenio Comincini hanno finalmente pubblicato un documento che traccia le linee guida per la realizzazione del piano strategico della neonata Città Metropolitana di Milano. Lo stesso è stato presentato ai sindaci nel mese di novembre durante la Conferenza Metropolitana. Nella foto: Nell’ora di punta.
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Tutti i rischi (e i costi) di un’alleanza con Putin
Allearsi con Vladimir Putin e la parola d’ordine del momento, una delle poche cose su cui tutti paiono essere d’accordo nel caos di notizie, ideologie e prese di posizione del dopo-Parigi. Senza i russi la vittoria sull’Isis è impossibile, sentenziano politici ed esperti, e l’esperienza di Mosca nel combattere l’islamismo più radicale è impagabile. I russi hanno sperimentato tragedie come quella di Parigi anni prima, e la strage al teatro della Dubrovka, con il commando che irrompe nella sala in mezzo a uno spettacolo, sembra aver scritto il copione per il massacro al Bataclan. Ma, però… [ nella foto: Il Bataclan di Parigi, dopo gli attentati di venerdì in cui sono state uccise 129 persone. (PATRICK KOVARIK/AFP/Getty Images)]