Volentieri pubblichiamo questo intervento di Roberto Alesse presidente dell’Autorita’ di garanzia per gli scioperi nei servizi pubblici essenziali
Sempre più spesso, nel corso degli incontri con esponenti delle istituzioni e delle parti sociali, raccolgo la preoccupazione che l’elevata conflittualità sociale, che si traduce, ogni anno, in un considerevole numero di scioperi nei servizi pubblici essenziali, possa danneggiare l’immagine del Paese. In particolare, i timori riguardano gli eventi relativi all’imminente semestre europeo (da luglio a dicembre 2014) e all’Expo 2015 (da maggio a ottobre 2015).
Su queste due importanti iniziative, che hanno come sede la città di Milano e che potranno tradursi in una opportunità irripetibile per rispondere, con i fatti, alla crisi economica e ai conseguenti allarmanti livelli di disoccupazione (specie di quella giovanile), saranno puntati i riflettori dei principali osservatori internazionali.
Per tali motivi, ho ritenuto opportuno inviare un appello a tutti i protagonisti delle relazioni industriali (istituzioni, aziende, sindacati), affinché si impegnino a siglare una “tregua sindacale”, che conduca a individuare le date più significative in cui non sia possibile effettuare scioperi nei servizi pubblici essenziali, tanto nel corso del semestre europeo, che nei mesi dell’Expo.
Non si tratta, sia chiaro, di un’esperienza nuova, dal momento che già nel 2000, in occasione del Giubileo a Roma, e poi nel 2006, in occasione delle Olimpiadi invernali a Torino, le parti siglarono protocolli di intesa, individuando periodi di “franchigia” durante i quali era vietato scioperare.
Al riguardo, sono certo che gli attori sociali sapranno trovare l’accordo lavorando, fin da subito, ad un percorso concordato. L’Autorità di garanzia, dal canto suo, valuterà le proposte avanzate e si porrà a disposizione delle Parti stesse, anche per favorire un rapido raggiungimento dell’intesa, in mancanza della quale dovremmo intervenire d’ufficio.
2 aprile 2014