Il Fair Tax Mark identifica in Gran Bretagna le società corrette con il fisco, che pagano le giuste imposte al momento giusto. E in Italia? Chi seguirà l’esempio?
di Bruno Bonsignore*
“La tassa equa è il nuovo commercio solidale. Tutto quello che occorre è che i consumatori, la gente che paga le tasse, sostenga le società che pagano ciò che devono allo Stato”.
Lo dice Fair Tax, una “non profit social enterprise” che unisce consuatori responsabili e il mondo degli affari saldando la responsabilità d’impresa al grande movimento per la giustizia fiscale.
I promotori dell’associazione sono membri dell’Ecra, Ethical Consumer Research Association, una cooperativa di lavoratori di Manchester nata nel 1989 poi trasformata in non profit multi-stakeholders di lavoratori, investitori e semplici associati con l’obiettivo di rendere pubblico il comportamento sociale, etico e ambientale delle imprese. Il tutto attingendo solo a dati pubblici, delle camere di commercio, report, interviste e web.
Nel comportamento sociale il pagamento delle tasse è indicato come il cuore della società.
Il Fair Tax Mark esiste in due versioni, un “bollino” gratuito che comunica di sostenere l’obiettivo dell’associazione e un’etichetta con cui l’impresa dichiara di essere un “good taxpayer”. Ovunque vediate questo Mark, dice l’associazione, potete essere sicuri che la società in questione è aperta e trasparente sulla sua situazione fiscale e che desidera pagare le sue tasse societarie alla giusta scadenza e nel posto giusto. Due precisazioni non da poco, tenendo conto dell’andazzo che conosciamo di dilazionare con ogni mezzo i versamenti e peggio ancora di pagare il dovuto non nel posto giusto ma dove costa meno!
Assoetica si è unita ai sostenitori del movimento ma alcune aziende che giustamente Fair Tax definisce “pioniere” hanno fatto ben di più. Perchè anche per chi ha tutte le buone intenzioni e le carte in regola ci vuole coraggio a fare una simile dichiarazione pubblica eppure la Unity Trust Bank, specializzata nel fornire finanza affidabile alle organizzazioni sociali, Midcountries, la più grande cooperativa indipendente di food, viaggi, energia, farmaceutica del Regno Unito, Phone co-op, una società telefonica gestita direttamente dai clienti lo hanno fatto. Alimentari, viaggi, farmaceutica, energia, banca e finanza, telefonia… abbiamo tutti questi business anche noi, per una finanza etica e uno Stato solidale – e solido – a portata di mano.
Chi scaglierà la prima pietra?
* Presidente Assoetica, l’associazione degli Ethics Officer, Benemerenza Civica della Città di Milano 2012.
Fonte: lamiafinanza green
15 aprile 2014