Pechino. Le studentesse del Beijing Foreign Studies University quando hanno deciso di postare sul sito Renren (una sorta di facebook solo in cinese) delle foto di se stesse mentre sorreggono dei cartelli che riportano quello che secondo loro direbbe la loro vagina se potesse parlare non credevano che avrebbero scatenato una reazione da parte dei loro colleghi maschi: infatti i compagni di università hanno scritto migliaia di commenti nei quali criticavano l’aspetto fisico delle partecipante dell’iniziativa e l’iniziativa stessa palesando la loro misoginia, riporta Foreign Policy. La gallery è stata pubblicata da Buzfeed [clicca sulle immagini sotto per ingrandirle]
- 13. La mia vagina dice: desidero la felicità senza limiti e restrizioni
- postilla. A questo punto ascolterei volentieri i commenti delle tante ragazze che guardavano curiose e attente noi giornalisti al seguito di Gorbaciov il quale in piazza Tienanmen in quel 15 maggio del 1989 procedeva con passo lento e sembrava emozionato . Come ammise egli stesso vent’anni dopo in un’intervista: « Non dimenticherò mai quei ragazzi né le facce stanche e gli occhi pieni di speranza degli studenti che mi venivano vicino, sorridenti, e dicevano “perestrojka, perestrojka”. Era il loro modo di chiedere aiuto, ma io non potevo fare nulla.». Sicuramente quelle ragazze erano in piazza il 5 di giugno di quello stesso anno quando un giovane divenuto poi famoso stette in piedi di fronte ai carri armati del governo comunista tuttora al potere, sbarrandogli il passo. Al massacro che ne seguì per sedare la rivolta degli studenti l’Occidente diede poi il nome di Primavera democratica cinese. Cari noi, sono questi i frutti? vm
- (Fonte: vincenzomaddaloni.it)
- 19 novembre 2013