E’ stata tutta improntata all’ottimismo la conferenza stampa di fine anno del presidente degli Stati Uniti Barack Obama. «La guerra in Afghanistan sarà finita. Grazie ai nostri soldati in tutto il mondo, siamo più sicuri», ha sottolineato il capo della Casa Bianca facendo riferimento anche alle prospettive di un’intesa con l’Iran.
Sembra che la presenza delle truppe statunitensi in Afghanistan diminuirà da 105.000 soldati a novemila in base al piano della Casa Bianca, benché il Pentagono ne avesse previsti il doppio. Le forze speciali americane continueranno – a un ritmo più lento – a sfondare le porte delle case alla ricerca dei possibili terroristi fino all’anno 2024, sebbene Obama, abbia assicurato che esse se ne andranno molto prima.
Ma se facile è promettere, meno facile è rinunciare a quei quattro miliardi di dollari annuali di finanziamenti occidentali che non arriverebbero senza una presenza militare americana che li giustifichi. Si tenga a mente poi, che la Casa Bianca ha promesso di “far esaurire” questa orribile guerra, non di ritirare del tutto le truppe e di smantellare le basi. Perché Obama e il Pentagono non possono permettersi di apparire “perdenti” in Afghanistan altrimenti non soltanto verrebbero meno gli aiuti occidentali, ma ci sarebbero ripercussioni gravi nella politica interna.
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21 dicembre 2013