Chi sono i ministri del nuovo governo greco che hanno prestato giuramento davanti al capo dello Stato Karolos Papoulias e alcuni di loro lo hanno fatto senza appoggiare la mano sulla Bibbia, come lo stesso Alexis Tsipras, scegliendo dunque una cerimonia laica
di Redazione
I ministri del nuovo governo della Grecia sono in totale dieci (nel precedente esecutivo di Samaras erano 22), quattro di loro sono titolari di super ministeri, tutti a parte uno fanno parte di Syriza e tra loro non c’è nessuna donna (su 40 membri totali del governo, tra viceministri e segretari di Stato, sono state nominate solo sette donne).
Vediamo chi sono i ministri che hanno prestato giuramento nel pomeriggio di martedì 27 gennaio, davanti al capo dello Stato Karolos Papoulias e alcuni di loro lo hanno fatto senza appoggiare la mano sulla Bibbia, come lo stesso Alexis Tsipras, scegliendo dunque una cerimonia laica.
Ministro delle Finanze
Il ministro delle Finanze, uno dei ruoli più importanti del nuovo governo visto il programma economico con cui Syriza ha vinto le elezioni, è Yanis Varoufakis: ha 53 anni, è un economista, ha la doppia doppia nazionalità, greca e australiana, e aveva annunciato la nomina sul suo blog, ancora prima che diventasse ufficiale. Varoufakis ha studiato nel Regno Unito e ha insegnato in Australia, in Grecia e anche negli Stati Uniti: ha lasciato la sua cattedra più recente, all’università di Austin, in Texas, per sostenere Tsipras nella campagna elettorale.
Varoufakis è autore di diversi libri sulla crisi: in “The Global Minotaur”, per esempio, paragona il ruolo dell’economia degli Stati Uniti nei confronti del resto del mondo alla figura mitologica del Minotauro che si cibava di coloro che finivano nel labirinto. Molto attivo sui social network, è stato consigliere dell’ex primo ministro del Pasok George Papandreou (dal 2004 al 2006) e dal 2012 è anche consulente economico per Valve Corporation, un’importante società produttrice di videogiochi. Varoufakis ha sempre criticato le politiche di austerità e il piano di salvataggio imposto dalla cosiddetta “troika” – Commissione europea, Fondo monetario e Banca centrale europea – sostenendo che ha causato innanzitutto una “crisi umanitaria” in Europa. Ha spiegato di voler mettere in atto importanti riforme per l’economia greca, «indipendentemente da quello che chiedono i creditori»: «Il nostro stato deve poter vivere con i soli propri mezzi, in un prossimo futuro. Siamo pronti a condurre una vita austera, cosa che è ben diversa dall’austerità».
Ministro della Difesa
Il ministro della Difesa è Panos Kammenos, leader di ANEL (Greci indipendenti), il partito nazionalista e di destra con cui Syriza ha raggiunto un accordo subito dopo la vittoria per avere la maggioranza in parlamento. Kammenos ha studiato economia in Francia ed è un ex parlamentare di Nea Demokratia, il partito di centrodestra di Antonis Samaras che fino alla scorsa settimana aveva la maggioranza di governo. Kammenos ha lasciato Nea Demokratia nel 2012 per fondare ANEL.
I Greci Indipendenti sostengono di non avere alcun legame con Nea Demokratia. Sono fortemente nazionalisti, si oppongono al multiculturalismo e all’immigrazione chiedendo la chiusura delle frontiere. Kammenos ha recentemente fatto parlare di sé per aver dichiarato durante un’intervista televisiva che gli ebrei greci pagano meno tasse rispetto agli altri cittadini e che godono di un trattamento preferenziale (per queste due frasi Kammenos è stato accusato di antisemitismo dalla comunità ebraica ellenica). Kammenos ha anche più volte chiesto un comitato permanente e indipendente dai vari partiti politici per chiarire i fatti che hanno portato alla crisi economica della Grecia. La sua teoria è che la Grecia sia vittima di un “complotto internazionale”. Con Syriza, i Greci indipendenti condividono sostanzialmente solo l’opposizione al piano di salvataggio internazionale della troika (BCE, UE e FMI).
Ministro degli Esteri
Il ministro degli Esteri è Nikos Kotzias: ha insegnato nelle università di Harvard e Oxford e attualmente è professore di “Teorie politiche di studi internazionali ed europei” all’università del Pireo. Nel 2008 è stato consulente del ministero degli esteri greco. Nikos Kotzias, si è espresso più volte contro le sanzioni alla Russia, definendo l’Unione «un impero sotto il dominio della Germania».
Ministro dell’Interno
Nikos Voutsis è il ministro dell’Interno, è un ingegnere civile ed è in parlamento dal 2012, quando è stato eletto con Syriza. Fino al 1986 faceva parte del Partito Comunista greco (KKE).
I super ministeri
Vice primo ministro con delega ai negoziati con l’Unione europea è Yiannis Dragasakis: ha 68 anni, proviene dal Partito Comunista (KKE), è tra i fondatori di Syriza e negli ultimi due anni ha guidato un gruppo interno a Syriza per studiare un nuovo modello di sviluppo per la Grecia. Drakasakis è anchel’unico esponente del nuovo governo ad avere un’esperienza di governo essendo stato viceministro delle Finanze tra il 1989 e il 1990.
L’altro super-ministero è quello che ha accorpato Economia, Marina, Infrastrutture e Turismo: Tsipras ha nominato Giorgos Stathakis che prima di entrare in Syriza ha fatto parte del Partito comunista greco (KKE) ed è professore all’Università di Creta. Ministro della Produzione, dell’Energia e dell’Ambiente è Panagiotis Lafazanis (marxista e appartenente all’ala più a sinistra di Syriza), mentre ministro della Cultura, dell’Istruzione e degli Affari religiosi è Aristides Baltas.
Gli altri
Panagiotis Kouroublis, che è non vedente, è stato nominato ministro della Salute, diventando il primo uomo politico greco con una disabilità a ricoprire un’importante carica pubblica. Ministro del lavoro e della Solidarietà sociale è Panos Skourletis; Ministro della Giustizia è Nikos Paraskevopoulos; Capo di gabinetto è Nikos Pappas (da tempo stretto collaboratore di Tsirpas) e portavoce del governo è Gabriel Sakellaridis. Alla presidenza del parlamento (seconda donna nella storia della Grecia a ricoprire questo incarico) è stata nominata Zoe Konstantopoulou.
29 gennaio 2015