Ius soli, indispensabile per poter progredire

Poiché il futuro è multiculturale, la sfida non può che essere quella di comprendere come costruire convivenze che non siano distruttive, ma che siano inclusive, generatrici di nuovi sensi, di nuove possibilità e di nuove sfide. La sfida per chi come me è una Amministratrice, in attesa di una Legge sulla cittadinanza maggiormente inclusiva, è quella di contrastare l’esclusione o peggio l’auto-esclusione, concepire luoghi che producano l’incontro, lo scambio, il dialogo, la partecipazione, dove le persone immigrate i ragazzi delle seconde generazioni non siano trattati solo come persone da assistere, da prendere in carico, da istruire ma come attore reale, vivo, propositivo della vita sociale del territorio.

Scali ferroviari. Questa per Milano è la volta buona

E’ il momento di Milano, che si sta sempre più affermando come una delle città guida d’Europa. Questo non deve omettere e nascondere i punti critici su cui dobbiamo continuare a lavorare: la qualità delle periferie, non solo l’incremento dell’occupazione ma una crescita dei salari, la qualità degli spazi pubblici e del verde, la sfida all’inquinamento che attanaglia la pianura padana, la crescita delle infrastrutture di trasporto pubblico di connessione nella città metropolitana, l’attenzione a giovani e classe media, la necessità di garantire una giusta coesione sociale in una fase mondiale di incertezze e paure

Milano Città Metropolitana. Io vicesindaca dico

Io credo fortemente in questo Ente. In questi mesi come vicesindaca mi sono battuta dappertutto per spiegare, e convincere, che il futuro del governo dell’area vasta passa attraverso un ente come la Città metropolitana. Che solo la Città metropolitana può garantire risposte e governare processi e controversie che superano sempre più spesso i confini dei singoli Comuni. E lo stesso hanno fatto e fanno i consiglieri delegati, tutti. Tutti i giorni.

La risposta al voltafaccia sul clima di Donald Trump è metropolitana

L’aver firmato la Carta di Bologna per l’Ambiente insieme alle altre Città metropolitane dimostra, plasticamente, che solo nelle aree urbane metropolitane si può costruire un nuovo modello di sviluppo, nella consapevolezza che puntare sull’ambiente e sullo sviluppo sostenibile voglia dire compiere un passo fondamentale verso il progresso civile, sociale ed etico.

Il patto delle città metropolitane per la tutela dell’ambiente

Giovedì 8 giugno, su delega del sindaco Sala, sarò alla Rocchetta Mattei, nel comune di Grizzana Morandi (Bologna), dove verrà presentata e firmata la ‘Carta di Bologna per l’Ambiente. Le Città metropolitane per lo sviluppo sostenibile’. Il protocollo – promosso dalla Città metropolitana di Bologna – sarà sottoscritto dai Sindaci delle Città metropolitane alla presenza del Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti. [ Nella foto, il grande giardino con 250mila tulipani di 183 varietà, il primo del genere in Italia che è stato allestito Cornaredo, alle porte di Milano, tra la seconda metà di marzo e la fine di aprile, nel periodo della fioritura.]

Milano Città Metropolitana è la prima della classe. Perchè?

Rappresenta il territorio più ricco del Paese sia in termini di valore aggiunto pro capite che in termini assoluti. E’ quanto emerge dal Dossier delle città metropolitane, Presidenza del Consiglio dei Ministri – DARA – a cura di Giovanni Vetritto. Io vi ho aggiunto qualche dato sul mercato del lavoro e sull’occupazione. Considerati i tempi ne possiamo essere lieti.

Milano, 20 maggio. La rivincita dell’umano

Una bella pagina ancora una volta di Milano inclusiva coraggiosa gioiosa e giusta. Sindaci e associazioni cittadine e cittadini insieme per costruire un nuovo futuro. Sabato 20 maggio per me si è scritta una pagina di buona politica ed il mio Partito, il Partito Democratico ne e’ protagonista e chi pensa che, urlando ed insultando si possano affrontare fenomeni così complessi e dolorosi per tutti, è certamente dalla parte sbagliata. Se posso sdrammatizzare, come ha detto un giovane africano da anni in Italia: “Salvini va a ciapa’ i ratt !”.

La lezione francese, rimbocchiamoci le maniche

PARIGI – Nonostante la vittoria di Macron e il sospiro di sollievo e di speranza per il futuro della Ue, la paura e la crisi continuano a gravare sull’Europa con una ricaduta di problemi enormi. Le forze socialiste e progressiste devono farsene carico avviandone con un leale confronto democratico la soluzione, come esige la nostra tradizione. Un fallimento sarebbe rovinoso per l’Europa intera, per tutti noi.

Una mobilità a prova di metropoli

C’è bisogno di aumentare le risorse al trasporto pubblico locale per farne un sistema di mobilità efficiente e a livello di un’area metropolitana di grande sviluppo qual è quella milanese. Perché non si può dire alle persone di lasciare a casa l’auto così l’aria si ripulisce e allo stesso tempo non offrire un trasporto pubblico che funzioni.

Le Cinque Giornate. Furono le donne l’anima della rivolta

La battaglia di quelle donne coraggiose andava oltre i confini nazionali, essa va inserita all’interno di un’offensiva europea tesa all’ottenimento dell’universalità dei diritti e alla piena cittadinanza delle donne. Mentre le donne milanesi erano sulle barricate Jeannae Deroin affisse su tutti i muri di Parigi un proclama di rivendicazione di “uguagliaza civile e politica dei due sessi”