Il Sindaco Pisapia e l’Assessora Balzani segnalano una vera distorsione del principio di autonomia finanziaria e di programmazione del Comune di Milano ma in realtà della più parte dei Comuni italiani. E ‘ una battaglia giusta per una ragione giusta. E’ necessario che il Governo modifichi il sistema di calcolo e valorizzi l’enorme lavoro che Milano ha fatto per migliorare i conti e per mantenere la qualità dei servizi ai cittadini e alle cittadine. Non abbiamo bisogno di paladini o difensori a Roma ma di scelte equilibrate e sostenibili secondo il principio dell’autonomia locale e della buona amministrazione .
La vigilia di Expo si annuncia difficile: c’è una città da preparare ai milioni di visitatori dell’evento e pochi margini di manovra. Soprattutto se i 40 milioni in più da investire in opere nel 2014 verranno cancellati da una penalizzazione da 35 milioni. Il saldo alla fine è praticamente nullo.
È questa la novità che nasce dalle modifiche ai criteri del Patto inserite nella legge di Stabilità. Cambia il periodo di riferimento per i calcoli sul Patto: non più 2007-2009, ma 2009-2011. E qui entra in gioco il Tpl (il Trasporto pubblico locale).
Perché è nel 2010 che Palazzo Marino lanciò la gara per individuare il gestore, facendo pesare il contratto sul proprio bilancio sul conto uscite. Proprio quelle considerate dai criteri del Patto. Allo stesso tempo, nonostante le ripetute promesse governative, non cambiano i pilastri – anche questi contestati da Milano per lo stesso motivo – per la ripartizione del Fondo di solidarietà localeCe n’è abbastanza, insomma, perché Pisapia si sfoghi. «Si penalizza ancora Milano per importi significativi. Non è accettabile. A questo punto – avvisa il sindaco – non ci stiamo e non possiamo accettare una soluzione del genere. Lo diremo all’Anci e al governo e ci impegneremo affinché nel dibattito parlamentare ci sia un cambiamento significativo».
La richiesta è semplice. «Chiediamo venga introdotto un correttivo a questa distorsione – spiega l’assessore al Bilancio, Francesca Balzani – sterilizzando la voce dei trasporti dai calcoli per il patto di Stabilità e per il Fondo di solidarietà. Un intervento che è già stato fatto per le Province, per le quali non vengono conteggiati trasporto, formazione e rifiuti».
13 novembre 2013