«Con centrosinistra unito ce la faremo», per il senatore il 55,6% dei consensi. Delusione Pellicani: si ferma al 24,4. Molina al 19,9. «Risultato molto buono. E ora il secondo tempo»
di Redazione
VENEZIA È Felice Casson il candidato sindaco del centrosinistra. Lo hanno scelto da quasi due elettori su tre degli oltre 12.900 che domenica hanno partecipato alle primarie. Per la precisione, 7168 voti pari al 55,62℅ ; Nicola Pellicani, candidato della maggioranza del partito ha avuto 3147 preferenze pari al 24,42% e il renziano Jacopo Molina è stato scelto da 2.573 elettori (19,96%). «Un risultato molto buono per ampiezza e omogeneità. Avevo sentore di una disponibilità nei miei confronti, certo che se si vince bene è anche meglio – ha commentato Casson- Era il primo tempo e ora si ricomincia a lavorare perchè il secondo è sempre il più impegnativo». Le primissime congratulazioni via Sms sono arrivate dai segretari del Pd comunale Emanuele Rosteghin e provinciale Marco Stradiotto («Un risultato netto, un segnale forte. E’ stato un ottimo allenamento, adesso comincia la partita»).
Superata la boa del seggio di Asseggiano, la vittoria del senatore si è stagliata netta. «Mi hanno chiamato anche Nicola Pellicani e Jacopo Molina, facendomi gli auguri e dicendomi che da domani si lavora tutti assieme – dice mentre va a brindare con gli alleati e gli amici al ristorante Fortuna, inseguito dai flash dai fotografi e dalle telecamere – Un ottimo segnale, perchè se il centrosinistra resta unito, non abbiamo problemi col centrodestra. Indipendentemente da chi sarà il loro candidato».
Il risultato più inatteso è arrivato dalla terraferma, dove Casson ha stravinto nella quasi totalità dei 21 seggi. «Il segnale che mi ha mandato la città è di grande umiltà, di voglia di cambiare e ripartire. Anche, il segnale che una certa politica vecchia e trasparente deve finire . Noi vogliamo essere aperti a tutti». «Forse abbiamo sottovalutato l’onda lunga del Mosè – commenta Nicola Pellicani. E la candidatura di Casson evocava un senso di riscatto più forte. Gli ho già fatto i miei migliori auguri: adesso il centro sinistra deve pensare alle elezioni vere e proprie per vincere la città e io metto a disposizione fin da subito il mio programma per questo progetto di governo».
«Sosterrò chi ha vinto – fa eco Jacopo Molina, che da queste primarie esce con la soddisfazione di essere il più votato a Murano, Burano e Sant’Erasmo e di aver conquistato un consenso su cinque – Nella campagna elettorale ci sarà necessità di un’apertura ai cittadini altre le strette maglie dei partiti e superando i vecchi schemi: io aiuterò in questo senso. Il programma? Non esiste il programma dei candidati, esiste il programma del Pd», scandisce. E Rosteghin gli batte il cinque. «Un grandissimo risultato, quello della partecipazione – commenta – Oltre 12900 votanti dopi quanto è accaduto in città è davvero il segnale che il centrosinistra e il Pd sul territorio ci sono».
16 marzo 2015