Con la crisi ucraina gli Stati Uniti, l’Ue e la Nato sono ritornati alle vecchie usanze della Guerra Fredda. Il documentario che qui proponiamo in esclusiva per l’Italia offre la visione russa dei disordini nel Maidan di Kiev con un’ abbondanza di particolari e con il supporto di filmati d’epoca quando l’Ucraina era una repubblica dell’URSS. (clicca qui per vederlo)
Vladimir Putin con la “sua” Crimea distrae. Eppure era dai tempi del colpo di Stato dei colonnelli in Grecia che non si assisteva più a un uso aperto delle forze politiche fasciste in Europa ( un utilizzo coperto c’è stato invece durante le guerre che hanno dilaniato la Jugoslavia). Sicchè sostenere che con la crisi ucraina gli Stati Uniti l’Ue e la Nato sono ritornati alle vecchie usanze della Guerra Fredda, non è affatto esagerato.
Infatti il neo ministro della Difesa, Andriy Parubiy è uno dei fondatori di Svoboda, un partito apertamente neo-nazista che quando nacque nel 1991 si chiamava “Partito Nazionale e Sociale dell’Ucraina” e il suo simbolo richiamava la svastica. Lo stesso simbolo che i dimostranti nella Maidan di Kiev sbandieravano in faccia ai poliziotti e alle telecamere delle televisioni di tutto il mondo. E che è pure ricomparso negli Stati Uniti durante i cortei degli appartenenti all’ Associazione nazionale ucraina (UNA), che conta – Canada incluso – oltre 50mila membri discendenti degli immigrati ucraini che lavoravano nelle miniere di carbone.
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5 marzo 2014