Riprendiamoci il Lavoro. La grande sfida da affrontare insieme

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Diritto di cittadinanza significa anche investire sulla formazione delle aziende e dei lavoratori partendo dai comuni e quindi dai cittadini per costruire insieme le scelte e verificare collettivamente i risultati

I diritti di cittadinanza sono quei diritti che mirano alla realizzazione e allo sviluppo personale dell’individuo, alla sua partecipazione ai processi decisionali e alla sua l’inclusione sociale e occupazionale.

“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua di religione di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E`compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”

Per farlo in questo momento storico, bisogna ripartire dalla formazione delle aziende e dei lavoratori, organizzando e valorizzando sul territorio gli enti bilaterali in progetti di collegamento fra formazione ed impiego, con la consapevolezza che i fondi d’impresa possono essere più efficaci e diretti specificatamente.

Questo non interesserebbe solo le nuove generazioni, ma anche chi, con un’esperienza alle spalle è costretto ad un ricollocamento. E’ necessario pensare anche a nuove politiche per gli over 50, che prevedano un mix fra riduzione delle ore lavorate, assunzione di giovani e gestione delle ore con un trattamento previdenziale.

La politica deve partire dai Comuni e quindi dai cittadini, per costruire insieme le scelte e verificando collettivamente i risultati ottenuti.Solo attraverso formazione e lavoro è possibile una vera appartenenza sociale. Gli enti locali in questa sfida avranno un ruolo importante, perché non c’è terminale più intelligente e competente degli amministratori che tutti i giorni si confrontano direttamente con i cittadini.

Sono convinta che nella pubblica amministrazione le politiche di PARI OPPORTUNITA’ siano una leva fondamentale per il miglioramento della qualità dei servizi offerti sul territorio alle cittadine, ai cittadini e alle imprese. Per questa ragione ho firmato il Piano di Azioni Positive della Città metropolitana per il prossimo triennio. Il documento proposto dal CUG, il Comitato Unico di Garanzia, è il programma che individua le azioni necessarie per riequilibrare le condizioni di disparità tra uomini e donne che lavorano nell’Ente.

Il Piano è previsto dalla legge, nel Codice della Parità, per tutti gli enti pubblici ed è lo strumento per prevenire ed eliminare le discriminazioni di genere e per valorizzare il lavoro delle donne e le loro possibilità di carriera. Io ci credo. Buon Primo Maggio!

                                                                         

                                                                                                Arianna Censi

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