Non si capisce se alcuni aspetti peraltro importanti delle manifestazioni di Kiev, fingono di non vederli, o non li colgono perché sono ignoranti, o li stravolgono per attizzare l’odio. Oppure semplicemente gli ignorano come fa il quotidiano francese Le Monde mentre infligge una forte tirata d’orecchie ai dirigenti di Bruxelles e ai grandi Stati membri perché,« a lungo ciechi di fronte all’importanza della battaglia di Kiev». Poiché, raccomanda il quotidiano, essi devono «far sapere in modo forte e chiaro che l’Ue sostiene le pacifiche aspirazioni europee del popolo ucraino». Naturalmente il giornale non spiega che questo significa lo spostamento nel campo occidentale di 47 milioni di ex sovietici. Che parlano russo.
Ucraina. Non perdiamo un’altra rivoluzione
Pertanto è facile parlare di spostamento, meno facile da realizzarlo. Si aggiunga poi, che per la gran parte degli europei occidentali l’entrata dell’Ucraina nell’Ue non interessa più di tanto: infatti in pochissimi ne hanno discusso. Tutt’al più per quei pochi che se ne occupano essa ha un significato politico e un costo economico smisurato. Perché se da una parte aumenta la forza dell’Unione e il suo prestigio , dall’altra parte cospicuo sarà il fiume di denari che essa dovrà spendere per accaparrarsi questa gloria.
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5 dicembre 2013