“Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.”. Per ricordare la giornata di ieri, 25 aprile, volentieri pubblichiamo questo scritto dell’11 febbraio 1917 di Antonio Gramsci per evitare che l’indifferenza all’oggi possa farci perdere quello che settant’anni fa abbiamo conquistato