Venticinque anni dopo in molti continuano ancora a considerare il crollo del Muro, dell’Urss, di tutto il sistema comunista come una “vittoria”, non soffermandosi sulle “anomalie” che ne sono nate. Una di queste è che ogni giorno vengono distrutti migliaia di posti di lavoro senza che nessuno pensi a difenderli, a meno che non sia minacciato il proprio interesse personale