Le persone si spostano per lavorare, direi per vivere, e dalla qualità e dall’efficienza del sistema di trasporto pubblico è possibile valutare la qualità e l’efficienza di un’area metropolitana. Allora, e inevitabilmente, si tratta di rendere concreto il ruolo delle Città metropolitane nel gestire, definire, regolare e, infine, governare, il sistema del trasporto pubblico locale. Così come era previsto nella, imperfetta, legge fondativa delle Città metropolitane.
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Cronache, Diritti, Politica, Scenari
Cgil, Cisl e Uil affilano le armi serrando unitariamente i ranghi
Il Sindacati confederali hanno sottoscritto unitariamente un documento intitolato Un moderno sistema di relazioni industriali. Come sempre accade nelle relazioni industriali, i momenti formali non arrivano mai improvvisamente e sono sempre inseriti in una traiettoria politico-sindacale. Cgil, Cisl e Uil ritengono che «il processo ridistributivo della ricchezza prodotta deve intervenire a tutti i livelli della contrattazione»; perciò, «il contratto nazionale, con la determinazione delle retribuzioni, dovrà continuare a svolgere un ruolo di regolatore salariale, uscendo dalla sola logica della salvaguardia del potere d’acquisto», tenendo conto delle «dinamiche macroeconomiche» e degli «indicatori di crescita e degli andamenti settoriali». Inoltre, «l’esigibilità universale dei minimi salariali» deve essere soddisfatta dai contratti nazionali dotati di efficacia generale, «in alternativa all’ipotesi del salario minimo legale». Quindi il salario minimo deve coincidere con quello previsto dai contratti nazionali, preservando la funzione di autorità salariale della contrattazione; la dinamica salariale deve basarsi non solo sulla produttività aziendale ma anche su quella nazionale di settore. L’analisi di Vincenzo Bavaro è professore associato di Diritto del lavoro nel Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Bari “Aldo Moro”.
Diritti, Europa
Una vittoria storica dei lavoratori in Turchia
Il calvario dei lavoratori della Kazova è iniziato nel gennaio del 2013 quando, non ricevendo la paga da quattro mesi, erano stati messi collettivamente in ferie per una settimana dai proprietari della fabbrica, i fratelli Umit e Umut Somuncu. Quando si resero conto di che cosa stava succedendo i lavoratori montarono una tenda di fronte alla fabbrica per impedire altri furti e sabotaggi. Ma quando inscenarono una protesta il Primo Maggio, furono attaccati dalla polizia con gas lacrimogeni. Il punto di svolta si verificò il 30 giugno quando decisero di occupare la fabbrica
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El pueblo unido jamàs serà vencido. Buon Primo Maggio
El pueblo unido jamás será vencido (Il popolo unito non sarà mai sconfitto) è una delle più note canzoni legate al movimentoUnidad Popular ed alla presidenza del Cile da parte di Salvador Allende, morto nel tragico golpe cileno del 1973.
La canzone venne composta nel 1970 da Sergio Ortega, musicista cileno facente parte del gruppo musicale Quilapayun.
Famosa in Cile durante i tre anni della presidenza Allende, divenne – dopo il golpe cileno che portò al potere i militari guidati daAugusto Pinochet – un simbolo della lotta per il ritorno alla democrazia tanto in Cile quanto nel resto del mondo.
Oltre al gruppo dei Quilapayun, esule in Francia negli anni della dittatura, la canzone venne cantata e incisa anche dagli Inti-Illimani, altro gruppo storico della Nueva Canción Chilena, che aveva ottenuto asilo politico in Italia e che portò il brano alla completa notorietà.
Ecco il testo:
El pueblo unido jamas serà vencido |
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Autore: Quilapayun – S. Ortega Anno 1970 De pie, luchar, Y ahora el pueblo que se alza en la lucha La patria esta forjando la unidad. De pie cantar que el pueblo va a triunfar Y ahora el pueblo que se alza en la lucha la la la la la la la…. Il popolo unito non sarà mai vinto! In piedi, cantiamo, che trionferemo,/ avanzano le bandiere dell’unità/ e tu verrai a marciare al mio fianco/ così vedrai il tuo canto e la tua bandiera fiorire.La luce di un’alba rossa/ annuncia ormai la vita che verrà. In piedi, marciamo, che il popolo trionferà;/ sarà migliore la vita che verrà. Conquistiamo la nostra felicità;/ in un clamore, mille voci di lotta si alzeranno;/ diranno canzoni di libertà. |