Occorre che Regione e Governo garantiscano gli equilibri economici generali, equilibri che permettano alla Città metropolitana di poter realizzare un bilancio triennale (oggi invece siamo fermi a quello annuale) col quale poter programmare interventi e soluzioni e poter fornire con forza e coerenza il proprio servizio ai cittadini, alle imprese e al territorio metropolitano. La Città metropolitana ha un grande ruolo da giocare nella partita sull’autonomia lombarda. Non sprechiamo l’occasione.
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Milano Città Metropolitana
Scali ferroviari. Questa per Milano è la volta buona
E’ il momento di Milano, che si sta sempre più affermando come una delle città guida d’Europa. Questo non deve omettere e nascondere i punti critici su cui dobbiamo continuare a lavorare: la qualità delle periferie, non solo l’incremento dell’occupazione ma una crescita dei salari, la qualità degli spazi pubblici e del verde, la sfida all’inquinamento che attanaglia la pianura padana, la crescita delle infrastrutture di trasporto pubblico di connessione nella città metropolitana, l’attenzione a giovani e classe media, la necessità di garantire una giusta coesione sociale in una fase mondiale di incertezze e paure
Milano Città Metropolitana
Grande Milano. Rientro a scuola a rischio per i bambini disabili
Per oltre 2400 famiglie della Città Metropolitana di Milano e per almeno altrettante del resto della Lombardia il 2017 si apre con un grande punto interrogativo: dal 9 gennaio, alla ripresa della scuola, i loro figli disabili potranno ancora contare sui servizi di trasporto e assistenza? I fondi messi a disposizione dallo Stato coprivano il…
Cronache, Mobilità e Trasporti, Politica
Il demone autostradale di Maroni
Ovvero di quell’idea nefasta, nonché obsoleta, che il progresso di un territorio si misuri nella quantità di chilometri e corsie a disposizione del traffico privato. Il governatore leghista non ha dubbi in proposito. Anche se l’ultima creatura del partito autostradale lombardo, la sciagurata Brebemi, ha le corsie vuote e il bilancio spaventosamente in rosso. Anche se è un flop colossale costato già alle casse pubbliche 300 milioni di euro (denari della Regione dello Stato per evitarne il fallimento, appena nata)