Valmaggi, Castellano e Barzaghi: MARONI GARANTISCA LA PIENA ATTUAZIONE DELLA 194

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Gruppi consiliari regionali del Partito Democratico e del Patto Civico

La Lombardia faccia come la Regione Lazio e rimuova gli ostacoli alla corretta attuazione della legge 194. La richiesta arriva dalle consigliere regionali Sara Valmaggi (vicepresidente del Consiglio regionale) e Laura Barzaghi, del PD, e dalla capogruppo del Patto Civico Lucia Castellano.

Il riferimento è al recente decreto del presidente della Regione Lazio che limita l’esercizio dell’obiezione di coscienza all’interruzione di gravidanza vera e propria, escludendo la fase delle certificazioni e la prescrizione dei contraccettivi ordinari e quelli di emergenza favorendo in questo modo la prevenzione.

La Lombardia, del resto, ha ben 13 ospedali in cui o tutti i ginecologi o tutti gli anestesisti sono obiettori di coscienza, e il tasso di obiezione tra i medici è del 68%. In Lombardia, inoltre, ben il 40% dei consultori è privato (92 su 240; nel 2005 erano il 20%, pari a 44 su 222) a cui è consentita l’obiezione di coscienza di struttura, introdotta dalla Giunta regionale nel 2000. In pratica, “in deroga a quanto stabilito dalle norme, i Consultori familiari privati possono escludere dalle prestazioni rese quelle previste per l’interruzione volontaria di gravidanza ivi comprese quelle connesse o dipendenti da dette prestazioni”.

In Lombardia, inoltre, non esiste un solo ospedale privato accreditato con il servizio sanitario regionale che pratichi l’interruzione volontaria di gravidanza.”La Regione – dicono Valmaggi, Castellano e Barzaghi – deve garantire la piena applicazione della legge 194. Non è plausibile che la somma dell’obiezione di coscienza e delle deroghe concesse ai consultori privati generi un ostacolo difficilmente sormontabile per le donne che decidono di abortire.

Maroni faccia come Zingaretti e adotti il medesimo decreto. Non solo, riveda i requisiti di accreditamento per i consultori privati prevedendo la piena applicazione della legge 194″.

Leggi anche: Aborto, niente obiezione nei consultori. La rivoluzione della Regione Lazio

26 giugno 2014

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