La proposta della ciclabile della “Via Emilia” insieme a “Vento”, la ciclabile Venezia -Torino e alle ciclabili Brezza e’ l’occasione per Città Metropolitana di sostenere con convinzione un progetto interessante sul piano ambientale e molto importante sul piano economico . E’ dimostrato come abbiamo visto con il progetto della ciclabile “Vento”, che un chilometro di pista produce vantaggi economici, di lavoro, di crescita, di ricchezza complessiva del territorio davvero importanti, nonché una modalità innovativa per produrre nuove iniziative, offrire lavoro e favorire la conoscenza delle straordinarie bellezze del nostro Paese. Assieme a questi coraggiosi cicliste ciclisti affatto intimoriti dal caldo tropicale voglio ringraziare anche il delegato Fiab di Melegnano i Sindaci di San Donato e San Giuliano oltre ovviamente all’assessore Maran.
di Redazione
È stato accolto martedì 7 luglio in piazza Duomo a Milano, dall’Assessore alla Mobilità e all’Ambiente del Comune di Milano Pierfrancesco Maran, e dalla Consigliera delegata alla Viabilità e Mobilità della Città metropolitana di Milano Arianna Censi, il gruppo di ciclisti della FIAB, Federazione Italiana Amici della Bicicletta che, partiti da Forlì lo scorso 3 luglio in direzione Expo, ha pedalato per 350 km attraversando comuni e città della Pianura Padana, per promuovere la realizzazione di un percorso ciclabile lungo la storica via Emilia – da Rimini a Milano -, quale uno strumento strategico per lo sviluppo del cicloturismo, per la valorizzazione dei territori attraversati e per l’apertura di nuove opportunità economiche grazie anche all’indotto.
A capeggiare il gruppo, le tre amiche della FIAB di Forlì – Francesca, Grazia e Silvia – che condividono da anni la passione per la bicicletta e che hanno dato vita all’iniziativa “Voglio la ciclabile della via Emilia” , lungo il percorso che, da 2000 anni, rappresenta l’asse di collegamento tra il mare Adriatico e la Pianura Padana. Durante il ciclo viaggio molte le tappe di sensibilizzazione sul tema e gli incontri con cittadini e amministratori pubblici (a Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma, Busseto e Lodi). Oggi, l’ultima pedalata in direzione Expo ha toccato l’asse della via Emilia che attraversa Sud Est milanese – Melegnano, San Giuliano e San Donato – dove il gruppo è stato accolto dal sindaco di San Giuliano Milanese e ha tagliato il nastro al cippo che segnala la fine della Via Emilia nel comune di San Donato, prima di raggiungere Piazza Duomo a Milano e proseguire per Expo, nel pomeriggio.
“E’ stato un piacere accogliere questo gruppo di veri appassionati della bicicletta – ha dichiarato l’assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran. – Realizzare la ciclabile della via Emilia sarebbe davvero un’occasione per riscoprire il nostro territorio. In tutta Europa il cicloturismo sta diventando un modo per valorizzare la bellezza dei percorsi naturali. È un’idea di sviluppo che costa molto meno rispetto alla realizzazione di autostrade, e che sarebbe in grado di restituire una grande ricchezza anche al nostro Paese”.
“ Siamo ben consapevoli dell’importanza che potrebbe avere per lo sviluppo del cicloturismo nel territorio la realizzazione di un itinerario ciclabile lungo la via Emilia, da 2000 anni asse di collegamento fra il mare Adriatico e la pianura Padana – ha sottolineato Maura Ventimiglia, presidente di FIAB Forlì -. Va ricordato che la Giunta della Regione Emilia-Romagna ha approvato nel mese di luglio 2014 la realizzazione della rete delle ciclovie regionali, e fra queste è indicata la ciclovia sulla via Emilia. Abbiamo intenzione di incontrare amministratori locali e amici delle Fiab dei territori che attraverseremo per raccogliere adesioni e sostegno al progetto e, perché no, per pedalare con noi. Alcuni hanno già accolto il nostro invito e anche la Fiab nazionale sta promuovendo l’ iniziativa che è infatti stata pubblicata sul sito www.fiab-onlus.it. Questa nostra prima iniziativa sulle ‘due ruote’ per sostenere la realizzazione della ciclabile della via Emilia ci ha permesso anche di tracciare l’intero percorso con il GPS, con l’obiettivo di renderlo fruibile in rete, in attesa di un itinerario ufficiale su strada indicato da apposita segnaletica. Siamo onorati dell’attenzione ricevuta dalle amministrazioni locali nelle diverse tappe del viaggio e, in particolare, al nostro arrivo a Milano”.
7 luglio 2015