Appello di Malala per le 219 ragazze rapite in Nigeria. “Mi batterò in ogni modo per la loro liberazione”

 

Le ragazze nigeriane rapite

Le ragazze nigeriane rapite

Malala Yousafzaia la giovane pakistana sopravvissuta ad un attentato dei talebani nel 2012 e oggi icona della lotta delle studentesse islamiche per l’istruzione, ha scelto di festeggiare il suo 17esimo compleanno in Nigeria.

Malala Yousafzai

Malala Yousafzai

“Il mio augurio è”, ha detto Malala Yousafzaia, “che vengano riportate indietro sane e salve le ragazze rapite”, che – per la cronaca – sono in mano a Boko Haram dal 15 aprile scorso.

In Nigeria Malala ha incontrato il presidente della Repubblica Goodluck Ebele Jonathan, i genitori di alcune delle studentesse e anche alcune delle ragazze scappate dalla presa degli estremisti.

“Ho detto loro di non perdere la speranza. Le loro figlie non sono sole. Noi continueremo questa campagna. Quando li ho incontrati, i familiari delle ragazze erano in lacrime , mi ha fatto molto male. Anche mio padre si è messo a piangere, lui sa cosa significhi soffrire per una figlia. Queste ragazze hanno tutta la mia solidarietà. Mi batterò in ogni modo per la loro liberazione”.

La studentessa ha poi lanciato un appello perchè la comunità internazionale intervenga non solo a favore delle studentesse nigeriane. “Ogni giorno donne e ragazze sono chiamate ad affrontare sfide indicibili”, ha concluso Malala, e si contano oltre 66 milioni di ragazze nel mondo che non vanno a scuola. Il mio auspicio è vedere ogni bambino recarsi a scuola, e vedere le mie sorelle nigeriane rilasciate”, ha detto la giovane attivista.

A lei il presidente Jonathan ha assicurato che il suo governo sta facendo ogni cosa possibile per garantire che le 219 ragazze vengano salvate e ha annunciato l’adozione di misure di sicurezza nelle scuole.

16 luglio 2014

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