Comunque, di là di tutti i commenti che sono stati fatti e che ancora si faranno su questa tornata elettorale, i dati che vanno tenuti a mente sono quelli dell’affluenza elettorale. L’astensionismo è aumentato: dieci punti in meno di votanti rispetto alla consultazione elettorale del 2010. E, nelle elezioni comunali, che hanno investito milioni di elettori, il voto si è fermato al 65%, cioè otto punti in meno rispetto all’appuntamento amministrativo precedente. Questo è uno dei problemi, certamente prioritario che ogni forza politica deve tenere ogni giorno presente. L’esperienza di questi mesi nella nuova realtà di Città Metropolitana mi ha dato la conferma di quanto sia forte – per esempio – il desiderio della gente di partecipare alla gestione del territorio sul quale vive. E’ un desiderio che per il significato che esso rappresenta non va sottovalutato. Anzi. E’ una domanda che va soddisfatta. La Città Metropolitana ha come suo obiettivo la risposta a queste esigenze. Per molti versi Città Metropolitana per come viene gestita può essere un utile laboratorio a cui ispirarsi per riallacciare quel rapporto di fiducia con l’elettorato senza il quale non si va da nessuna parte.
di Redazione
Se, in generale, solo un lombardo su due sono è recato alle urne, ci sono stati addirittura quattro piccoli comuni (Giussago nel Pavese, Brezzo di Bedero nel Varesotto, Filago e Locatello nella Bergamasca) che non hanno raggiunto il quorum di votanti e saranno quindi guidati dai commissari prefettizi. Il picco massimo di affluenza è stato registrato nel Lodigiano (69,73 per cento) e quello più basso nel milanese (51,45 per cento).
Lecco. Virginio Brivio, sindaco uscente del centrosinistra, è in testa con il 39,2 per cento dei voti, ma questo non gli evita il ballottaggio con Alberto Negrini, che arriva al 26,5 con la Lega quasi al 16. Determinante, qui, la presenza di un terzo candidato forte, l’ex leghista Lorenzo Bodega appoggiato da Ncd e centristi, che si prende il 20 per cento dei voti. A Brivio mancava la sinistra (5,48 per cento). Terzo classificato il candidato 5 Stelle che si ferma all’8,5.
Mantova. L’astensionismo è stato forte. Nella storica città di tradizione socialista persa alla sinistra cinque anni fa, dove Mattia Palazzi (sostenuto da Pd, Sel, dalle liste Popolari per Mantova e Palazzi 2015), ha raggiunto il 46,37 per cento delle preferenze quando mancano ancora i risultati di undici sezioni. Vede profilarsi il ballottaggio Paola Bulbarelli, la candidata del centrodestra (appoggiata da Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega Nord e dalla lista Paola Bulbarelli). L’ex assessore alla casa nella giunta Maroni è al 26,50 per cento. Le sezioni scrutinate sono 35 su 46.
Segrate. Sfida aperta anche a Segrate, dove venerdì l’ex premier Silvio Berlusconi si era presentato per errore (ma lui sostiene solo per curiosità) alla festa di fine campagna elettorale di Paolo Micheli, consigliere regionale del Patto civico che tenta di strappare la città al centrodestra, dopo dieci anni di guida Alessandrini: compito duro, perché la candidata del centrodestra Tecla Fraschini porta a casa il 42,6 e Micheli il 37,23.
Saronno. Ballottaggio tra Pd e Lega Nord nel comune in provincia di Varese, dove ha ottenuto il maggior numero di preferenze alle elezioni comunali il candidato sindaco del Carroccio e di Fdi Alessandro Fagioli (28 per cento). Francesco Licata, sostenuto da Pd e liste civiche nella città attualmente guidata da una Giunta di centrosinistra, si è fermato al 27. Terzo posto, invece, per il candidato di Forza Italia Pierluigi Gilli. A Gemonio, paese dove vive Umberto Bossi, è stato eletto sindaco con oltre il 46 per cento dei voti Samuel Lucchini, candidato con la lista Impegno civico. Prende il posto di Fabio Felli, in passato esponente della Lega Nord, che non è stato rieletto. Un piccolo Comune del Varesotto, Brezzo di Bedero, verrà invece commissariato in quanto non è stato raggiunto il quorum del 50 per cento.
2 giugno 2015