Effetto crisi, nel 2013 metà delle tasse sono state pagate a rate dai milanesi

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In città versamenti dilazionati per 145 mila «cartelle». Lombardia prima per contributi

di Giacomo Valtolina

Boom lombardo di cartelle esattoriali rateizzate e un calo delle riscossioni minore che nel resto d’Italia, per un totale, solo a Milano, di circa un miliardo di euro l’anno dal primo ottobre 2006 a oggi, giorno in cui il sistema di riscossione dei tributi venne affidato a Equitalia – società a controllo pubblico di proprietà dell’Agenzia delle Entrate (al 51 per cento) e dell’Inps (al 49) – dopo essere stato fin lì gestito da 37 enti privati (soprattutto istituti bancari) lungo la Penisola.

Pubblicati da Equitalia i dati sulle riscossioni dell’anno 2013. Dei 7,1 miliardi di euro «recuperati» l’anno scorso su tutto il territorio nazionale (ad eccezione della sola Sicilia), 1,6 miliardi provengono dalla Lombardia (prima regione in Italia) e 964 milioni dalla sola città di Milano, capolista con un importo complessivo pari quasi all’ammontare dell’intero Lazio. Particolari primi «contribuenti», Milano e Lombardia riscontrano altresì un calo inferiore delle riscossioni rispetto al resto del Paese.

Nel 2013, infatti, la riduzione delle entrate sul territorio nazionale – dovuta in primis alla crisi economica e poi ai diversi strumenti in mano a Equitalia dopo l’intervento delle leggi dal 2011 (limitazioni ai pignoramenti, stop ai sigilli sulla prima casa, niente fermi auto se necessari per l’attività professionale, eccetera) – si è attestata poco oltre il cinque per cento. A Milano, invece, si registra un meno 2,2 per cento rispetto ai 986 milioni di euro riscossi nel 2012. In totale, dal 2007 a oggi, le entrate «milanesi» sono state di 6,4 miliardi (55 in tutta Italia): 911 milioni ogni dodici mesi. Le rateizzazioni La Lombardia guida anche la classifica regionale, se così si può chiamare, che riguarda la possibilità dei pagamenti a rate che, come spiegato dall’amministratore delegato di Equitalia Benedetto Mineo, oggi rappresenta «una delle principali attività» dell’azienda: «Più del 50 per cento delle riscossioni 2013 – ha precisato l’ad – è avvenuto tramite il pagamento dilazionato delle cartelle».

In particolare, in Lombardia sono 321 mila le rateizzazioni attive, per circa cinque miliardi di euro, più di Lazio (290 mila) e Campania (283 mila): 145 mila a Milano (per quasi tre miliardi di euro) seconda solo a Roma con 207 mila, anche qui, per tre miliardi. Nel 2013, a Milano, ne sono state concesse 38 mila (per oltre 355 milioni). Il pagamento a rate – dal 2008 gestito da Equitalia – è stato modificato dalla seconda metà dell’anno scorso. Adesso sono possibili fino a 120 rate mensili (il limite precedente era a 72), dieci anni. Per ottenere questo piano di pagamento straordinario è necessario che l’importo della singola rata sia superiore al 20 per cento del reddito mensile del nucleo familiare. Contro le «cartelle pazze», inoltre, va ricordato che dall’anno scorso esiste il meccanismo della sospensione, a cui si può accedere anche dal sito Internet: compilando il modulo online e allegando la ricevuta di pagamento, per esempio, nel caso di una multa, Equitalia contatta direttamente l’ente coinvolto. E se entro 220 giorni non si ha risposta, il debito è estinto. Per ogni dubbio, infine, esistono gli sportelli «fisici» in viale dell’Innovazione (Bicocca) e in via San Gregorio (Porta Venezia).

Fonte: milano.corriere.it

21 febbraio 2014

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