Germania. I funzionari pubblici, e i ministri lo sono, possono accettare regali fino a un valore di 25 euro

GERMANY-POLITICS-GILLAMOOS-FAIR-MERKEL

In questi giorni, se volete, potete comprare all´asta, su e-bay, i doni ricevuti da Frau Angela durante i viaggi all’estero, o dai suoi ministri. Ad esempio una bottiglietta di profumo, 50 millilitri di “Amourage”, o diversi orologi per donna o per uomo

giardinadi Roberto Giardina

Il lettone di Putin? Silvio avrebbe dovuto mettere all´asta il regalo ricevuto dall´ultimo zar e versare il ricavato nelle casse statali. Oppure farlo valutare e pagare di tasca sua, ottenendo però un forte sconto, fino al 50 per cento. Molti anni fa, l´allora ministro degli esteri De Michelis festeggiò il compleanno facendo aprire l´ippodromo di Roma dove vennero disputate tre corse in suo onore, non ricordo se al galoppo o al troppo, e si difese: è stato un regalo degli amici. Quando Massimo D´Alema fu sommerso dalle critiche per la sua superbarca da regata, si giustificò sostenendo che le vele in fibra speciale (160mila euro) erano un dono del costruttore, sempre un amico.

In Germania avrebbero avuto gravi problemi: i funzionari pubblici, e i ministri lo sono, possono accettare regali fino a un valore di 25 euro, o cinquanta Deutsche Mark al tempo di De Michelis, cinquantamila lire. Un norma valida a tutti i livelli: a Natale potete regalare al postino una bottiglia di Chianti, ma non una cassetta, o un Brunello di Montalcino. Per i portalettere si chiude un occhio, per i politici no. Sarebbe superfluo ricordare il recente caso del presidente della Repubblica, Christian Wulff, costretto a dimettersi perché un suo amico gli aveva pagato tre notti in camera doppia al Bayrischer Hof, nobile albergo di Monaco, durante l´Oktoberfest. Conto 775 euro che Wulff sostenne d´aver rimborsato. E´stato assolto nelle settimane scorse: il suo non fu un reato, ma un peccato, imperdonabile per chi doveva essere il simbolo dei valori della nazione.

In questi giorni, se volete, potete comprare all´asta, su e-bay, i doni ricevuti da Frau Angela durante i viaggi all´estero, o dai suoi ministri. Ad esempio una bottiglietta di profumo, 50 millilitri di “Amourage”, o diversi orologi per donna o per uomo, che sembra il dono più comodo e senza fantasia da fare all´ospite di turno. Durante una visita in qualche paese arabo, l´emiro regalò un Rolex a tutti i membri della delegazione tedesca: furono ritirati già durante il volo di ritorno. Chi voleva poteva offrire, come detto, la metà del valore, ma nessuno accettò.

All´asta governativa si trovano quadri, gioielli, porcellana, e perfino uno stiletto. Chissà chi lo donò, per la privacy non viene specificata la provenienza. In Germania, l´asta ha meritato poche righe. Non è una gran notizia.

Si preferisce fare i conti in tasca agli Abgeordnete, i deputati che nessuno chiama onorevoli, tenuti a rivelare periodicamente i loro guadagni extra. Il record è raggiunto dal cristianosociale Peter Gauweiler, il falco bavarese, 65 anni, laureato in legge. Ha dichiarato poco meno di un milione di euro: “Tutto a posto, pago le tasse, il prossimo anno cercherò di far meglio”, ha commentato con ironia. Dall’elenco dei dieci meglio piazzati, si conferma che i conservatori sono più abili dei colleghi della sinistra.

I primi otto posti sono loro: in quinta posizione troviamo con 285mila euro Frau Dagmar Wöhrl, anche lei cristianosociale, splendida sessantenne, che fu Miss Germany nel ´73 e terza al concorso di Miss World nel ´77. Da ragazza girò anche qualche softporno, ma è riuscita a far carriera nella pudibonda CSU, grazie alla sua preparazione giuridica, non all´italiana grazie al fisico. Gli extra li ha guadagnati come avvocato.

Per trovare un socialdemocratico, si scende al nono posto di Peter Steinbrück, con 159mila euro. Un bel salto indietro: lo sfidante alla Cancelleria, perse contro Angela, anche perché la “Bild” rivelò che aveva guadagnato quasi un milione con conferenze ben pagate, quasi tre alla settimana. Sempre tutto lecito, ma il giornale e gli elettori si chiesero dove trovava il tempo per fare il deputato. Gauweiler ha preso parte a 15 sedute parlamentari su 54, una percentuale non soddisfacente secondo i tedeschi. Ma l´avvocato bavarese non è ministro.

12 agosto 2014
Ti è piaciuto il contenuto? Condividi con i tuoi amici.

Lascia un commento