L’ebook accluso, scaricabile gratuitamente, di cui è autore l’economista Roberto Perotti documenta come sia stata messa in atto una vera e propria campagna di disinformazione per nascondere i privilegi dei diplomatici, e per raggirare quei (pochi) politici che tentavano di riformare l’istituzione
Città metropolitane
Il PD VERSO LA CITTA’ METROPOLITANA
Cronache, Europa, Politica
Patrizia Toia: « Portiamo avanti la battaglia di Isa per la giustizia »
Città metropolitane, Politica
Nasce la città Metropolitana. Incontriamoci a Palazzo Reale
Cronache
Fukushima, tre anni dopo: il video di una città fantasma
Un drone ha girato le immagini shock di Tomioka, la città proibita ai residenti per le radiazioni
Uncategorized
Elisabetta Polenghi. Un encomiabile esempio di lotta per la giustizia ignorato dall’Italia
Uncategorized
El pueblo unido jamàs serà vencido. Buon Primo Maggio
El pueblo unido jamás será vencido (Il popolo unito non sarà mai sconfitto) è una delle più note canzoni legate al movimentoUnidad Popular ed alla presidenza del Cile da parte di Salvador Allende, morto nel tragico golpe cileno del 1973.
La canzone venne composta nel 1970 da Sergio Ortega, musicista cileno facente parte del gruppo musicale Quilapayun.
Famosa in Cile durante i tre anni della presidenza Allende, divenne – dopo il golpe cileno che portò al potere i militari guidati daAugusto Pinochet – un simbolo della lotta per il ritorno alla democrazia tanto in Cile quanto nel resto del mondo.
Oltre al gruppo dei Quilapayun, esule in Francia negli anni della dittatura, la canzone venne cantata e incisa anche dagli Inti-Illimani, altro gruppo storico della Nueva Canción Chilena, che aveva ottenuto asilo politico in Italia e che portò il brano alla completa notorietà.
Ecco il testo:
El pueblo unido jamas serà vencido |
|
Autore: Quilapayun – S. Ortega Anno 1970 De pie, luchar, Y ahora el pueblo que se alza en la lucha La patria esta forjando la unidad. De pie cantar que el pueblo va a triunfar Y ahora el pueblo que se alza en la lucha la la la la la la la…. Il popolo unito non sarà mai vinto! In piedi, cantiamo, che trionferemo,/ avanzano le bandiere dell’unità/ e tu verrai a marciare al mio fianco/ così vedrai il tuo canto e la tua bandiera fiorire.La luce di un’alba rossa/ annuncia ormai la vita che verrà. In piedi, marciamo, che il popolo trionferà;/ sarà migliore la vita che verrà. Conquistiamo la nostra felicità;/ in un clamore, mille voci di lotta si alzeranno;/ diranno canzoni di libertà. |
Politica, Scenari
Lo scenario triste di un’uscita dall’euro
Politica, Scenari
Piombino. La fabbrica è qualcosa di più di un posto di lavoro
Politica, Scenari
Uscire dall’euro? No, grazie
A meno di due mesi dalle elezioni europee proliferano i movimenti anti-euro, abili a sfruttare il malcontento verso un’istituzione spesso percepita come troppo distante. Ma c’è qualcosa di vero nelle loro convinzioni e qualcosa di realizzabile nei loro propositi? Nella foto: Stefania Bivone, Miss Italia 2011 celebra il decimo anniversario dell’addio alla lira avvenuto il 1° marzo del 2002. A Roma, davanti alla Fontana di Trevi prende un pugno di vecchie lire e se le getta alle spalle.(dal reportage di OGGI.it)
dalla Rete, Politica
Decreto lavoro, il governo chiede la fiducia. Renzi:discutere pure dei dettagli, ma il «sì» sia rapido
Cibi, Uncategorized
Buona Pasqua
C’è una distanza di sessantuno anni da quella Pasqua (sopra) e questa di oggi. Era quella l’Italia del primo dopoguerra (l’enfasi dello speaker è indicativa), con le sue speranze, con le sue paure di non farcela. Decisamente non c’è nostalgia per quegli anni, segno che l’Italia di passi ne ha compiuti imparando in fretta a superare gli ostacoli. E’ una esperienza accumulata nei decenni che ci rassicura sulla nostra capacità di sapere gestire bene il nostro domani. Buona Pasqua!
all’interno: LA PROPOSTA DI PASQUA DI CIBI. foto © 2014 Chiara Vettraino
Cronache, Diritti, Politica
Sanità, in 10 anni la spesa a carico della famiglia è raddoppiata
Cronache, Politica, Scenari
La tassa nel cuore
Scenari, Uncategorized
Hart Island, cimitero dei bambini invisibili nel cuore di New York
Essi sono morti senza un nome nell’isola della desolazione