In un’intervista con Roberto Mania pubblicata sabato 28 dicembre su Repubblica, Maurizio Landini, il segretario generale della FIOM (il sindacato dei metalmeccanici della CGIL) ha parlato delle politiche per il lavoro e l’occupazione e ha detto che, a certe condizioni, il “contratto unico” a favore di cui si è espresso Matteo Renzi durante la puntata di “Che tempo che fa”…
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“Il fine di un partito non è il governo, ma il miglioramento della vita delle persone”
Domenica 15 dicembre si è tenuta alla Fiera di Milano l’assemblea che ha proclamato ufficialmente Matteo Renzi nuovo segretario del Partito Democratico. Renzi ha tenuto un lungo discorso – oltre un’ora – in cui ha parlato di molti temi, tra cui l’Europa, la legge elettorale, il lavoro e i rapporti con il Movimento 5 Stelle. IL VIDEO INTEGRALE DEL DISCORSO DI RENZI
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Milano e Provincia: due elettori su 3 scelgono Renzi 63%. Più di 142 mila al voto. In Lombardia più di 300 mila
Alla fine Milano ha confermato la tendenza nazionale. Ovvero il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, stravince le primarie del Pd, anche se con una percentuale lievemente inferiore a quella del resto del Paese.
A Milano e provincia i dati definitivi dicono che il neo segretario del Pd ha raccolto il 63,23 per cento dei voti. Ma la sorpresa arriva dal candidato di Monza: Pippo Civati infatti ha ottenuto più preferenze (21 per cento) rispetto a Gianni Cuperlo, fermo al 15,77 per cento.
Alla chiusura dei seggi a Milano e provincia avevano votato 142 mila elettori (più delle primarie del 2009) del Pd. In Lombardia sono stati più di 300 mila. Una dato quindi superiore alle attese. Per quanto riguarda i risultati regionali Renzi ha registrato un leggero aumento percentuale rispetto al dato milanese (66%).
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UN POMERIGGIO IN CODA – Alle 17 erano stati superati a Milano e provincia i 65mila votanti alle primarie del Pd per la scelta del segretario. Sono le stime fornite dal Pd metropolitano che prevede un’affluenza in linea con le consultazioni del 2009, quando si doveva scegliere tra Pierluigi Bersani e Dario Franceschini.
Alle 13, i votanti erano stati intorno ai 30mila. Positivo anche il dato sulla Lombardia: alle 17 hanno votato circa 230mila persone. Erano circa 100 mila, a mezzogiorno, i votanti alle primarie del Partito Democratico in Lombardia, come comunicato dal regionale. Sono affluiti in ritardo i dati a Milano e provincia, ma l’adesione è stata in linea con quelle del 2009, secondo quanto riferito dal quartier generale milanese del partito.
Si sono registrate code in alcuni dei 321 seggi dell’area metropolitana, ma le votazioni si sono svolte regolarmente grazie anche ai 2.000 volontari impegnati nelle consultazioni. Nel 2009, votarono 260 mila persone in Lombardia, 64 mila a Milano.
Sono stati circa 2.000 i volontari impegnati nelle attività di registrazione e scrutinio nel capoluogo lombardo e in provincia. A far loro visita, anche il segretario del Pd di Milano Pietro Bussolati: domenica mattina ha girato tra i seggi e tra i gazebo allestiti in città, mentre nel pomeriggio si è spostato nei comuni limitrofi.
Fonte: Corriere.it
9 dicembre 2013
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