Mondo

Tutti i rischi (e i costi) di un’alleanza con Putin

Allearsi con Vladimir Putin e la parola d’ordine del momento, una delle poche cose su cui tutti paiono essere d’accordo nel caos di notizie, ideologie e prese di posizione del dopo-Parigi. Senza i russi la vittoria sull’Isis è impossibile, sentenziano politici ed esperti, e l’esperienza di Mosca nel combattere l’islamismo più radicale è impagabile. I russi hanno sperimentato tragedie come quella di Parigi anni prima, e la strage al teatro della Dubrovka, con il commando che irrompe nella sala in mezzo a uno spettacolo, sembra aver scritto il copione per il massacro al Bataclan. Ma, però… [ nella foto: Il Bataclan di Parigi, dopo gli attentati di venerdì in cui sono state uccise 129 persone. (PATRICK KOVARIK/AFP/Getty Images)]

Ciao mamma, vado al concerto

Il 13 novembre dentro il Bataclan sono morti 89 ragazzi. C’era anche Valeria, dottoranda alla Sorbona. Voleva solo assistere ad un concerto rock così come tutte le persone le cui vite sono state spezzate durante la loro quotidianità: volevano solo andare allo stadio, al lavoro, in metropolitana. [ a sinistra: Valeria Solesin, la 28enne deceduta nell’attentato al Bataclan. (ansa)]

I minori rifugiati in Europa sono vittime due volte

I minori rappresentano fino a un quarto del totale dei migranti arrivati in Europa negli ultimi mesi. Secondo le Ong e le associazioni di volontari la loro gestione è però molto difficile. Ci sono bambini di tutte le età e quasi tutti presentano traumi che non si cancelleranno facilmente. E non è solo questo. “Oltre ai danni psicologici provocati dalla loro situazione, hanno ferite ai piedi dal tanto camminare, malattie gastrointestinali per la mancanza di condizioni igieniche e infezioni polmonari perché hanno dormito all’aperto, nelle intemperie”, racconta Valentina Otmatic, direttrice di Unicef Croazia.

Alimenti cancerogeni

Il mangiare sarà appiattito alla sua dimensione meramente materiale, senza più alcuno spazio per l’elemento simbolico e culturale. Non è forse questa – la distruzione del simbolico – la cifra della mondializzazione in quanto tale? Non è forse l’annullamento delle culture l’aspetto coessenziale alla marcia del mercato e del suo imporsi su scala planetaria? Sarà un caso che questa campagna contro la carne avvenga in odore di Ttip, ossia del trattato di liberalizzazione commerciale transatlantico (il cui intento dichiarato è di abbattere dazi e dogane tra Europa e Stati Uniti, rendendo il commercio più fluido e penetrante tra le due sponde dell’oceano)?

Il voto alle donne. 69 anni da quando Nilde Iotti scrisse la Costituzione italiana

Un film in arrivo, “Suffragette”, per celebrare degnamente un anniversario importante per tutte. La libertà di eleggere, e di essere elette. E il film arriva in un periodo denso di ricorrenze legate al voto femminile: esattamente cent’anni fa, il 23 ottobre 1915, lungo la Quinta Strada di New York, quasi 30 mila donne marciavano chiedendo il suffragio universale, mentre il 21 ottobre del 1945, in Francia, il diritto di voto è stato esteso alle donne. In Italia il 2 giugno 1946 quando milioni di donne italiane, per la prima volta, andarono tutte assieme alle urne (due mesi prima c’era stata una prova generale con alcune amministrative) per esprimere il loro voto. Nella foto a lato un’immagine del film “Suffragette”

La Sinistra tedesca riporta in piazza le folle.

Sabato a Berlino sono sfilate 350 mila persone e forse più per protestare contro il Ttip, il Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti che l’Unione europea e gli Stati Uniti da tre anni stanno ancora negoziando. E’ un patto che non tutela i diritti umani o il diritto al lavoro o il welfare bensì impone la libertà di commercio e di investimento quali diritti attorno ai quali tutto deve ruotare. Con la manifestazione di Berlino di ieri si inaugura la settimana di mobilitazione europea contro il Ttip che culminerà con la manifestazione di sabato 17 ottobre a Bruxelles dove verranno presentati i 3 milioni di firme raccolte nei mesi scorsi contro il Ttip.

Va davvero bene…Ci sono 102 milioni di americani senza un lavoro

ll governo federale utilizza molto attentamente dei numeri manipolati per coprire la depressione economica schiacciante che sta interessando questa nazione. Per il mese di settembre, il governo federale ci ha detto che 142.000 posti di lavoro sono stati aggiunti. Se questo fosse effettivamente vero, ciò sarebbe a malapena sufficiente per tenere il passo con la crescita della popolazione. Purtroppo, la verità è che i numeri reali sono in realtà molto peggiori.

Bisognerà aspettare i 2085 per la parità ai posti di comando tra uomini e donne

Questo accade negli Stati Uniti secondo un rapporto diffuso dal Center for american progress e intitolato proprio The women leadership’s gap. Se si considerano i vari settori nella loro varietà, si può dire che la posizione dirigenziale delle donne rimane bloccata tra un 10 e un 20 per cento. Inoltre, il loro potere di rappresentanza in politica e nei media è fermo a un 18 per cento, precisa il rappporto. Se queste sono le previsioni negli Usa in Europa fino a quando si dovrà aspettare? La situazione in Italia. Nella foto: Ornella Barra al vertice del primo gruppo mondiale di distribuzione e vendita di farmaci

Questioni di Gender [in un momento in cui ragionare pare un peccato mortale]

Non ci sono solo due sessi (lo attestano biologia, psicologia, filosofia), perché le relazioni sessuali non presuppongono di necessità amore, perché l’amore rimane un complesso di emozioni, razionalità, scelte, maturità, che non può, né deve essere esclusiva delle coppie eterosessuali, coppie, tra l’altro, non sempre rispettose della moralità, non sempre in grado di accudire i propri figli, né di farli crescere bene