
Un importante decreto attuativo del Jobs Act è entrato in vigore pochi giorni fa e riguarda quelli che un lavoro l’hanno perso: ci sono novità soprattutto per i precari
Un importante decreto attuativo del Jobs Act è entrato in vigore pochi giorni fa, e riguarda tutti gli assunti da adesso in poi. Il decreto in pratica esclude, per i licenziamenti economici, la possibilità della reintegrazione del lavoratore nel posto di lavoro; prevede un indennizzo economico certo e crescente con l’anzianità di servizio; limita il diritto alla reintegrazione ai licenziamenti nulli e discriminatori e particolari casi di licenziamento disciplinare ingiustificato; prevedere termini certi per l’impugnazione del licenziamento
Le riforme costituzionali figlie del Patto del Nazareno fanno un ulteriore passo avanti con l’approvazione definitiva in prima deliberazione del ddl Boschi (nella foto) da parte della Camera di deputati. Tra i punti salienti: il Senato della Repubblica sarà composto da 95 senatori eletti dai Consigli regionali più 5 nominati dal Presidente della Repubblica. Avrà competenze ridotte, infatti sulle leggi ordinarie potrà chiedere delle modifiche alla Camera (che però non è obbligata a recepirle). La Camera invece resta composta da 630 deputati elettivi. Di regola, è l’organo legislativo ordinario, fatte salve le materie su cui viene mantenuta la procedura bicamerale. Vota la fiducia al governo. Elegge 3 giudici della Corte costituzionale.
Dopo l’annuncio della sua malattia in diretta su Radio Radicale, ha cominciato la chemioterapia. “La sopporto senza eccessivi disagi, sono disciplinata, rigorosa”. Indossa un turbante azzurro e verde che si è fatto lei con una tecnica imparata dalle donne africane. “Non ho paura, sono ottimista. Ho avuto una vita fantastica, gli affetti familiari, la politica radicale. L’importante è non diventare mai indifferenti a ciò che ci attraversa o ci sfiora”
Al termine della maratona di Minsk l´ha spuntata lei perché si è accontentata di giungere al risultato minimo possibile, che alla vigilia era dato come improbabile. Nella foto: La cancelliera Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande scendono la scaletta dell’aereo che li ha portati a Minsk