Scenari

Milano faccia suo il successo Expo

Un successo di cui essere orgogliosi come italiani e come milanesi, che ha procurato a Milano ammirazione e prestigio e un ruolo su temi decisivi per il futuro come quello dell’alimentazione, della lotta agli sprechi alimentari e dello sviluppo sostenibile. Nonostante i tanti problemi, lo scetticismo che ha circondato la manifestazione fino al momento dell’inaugurazione e nonostante i ritardi accumulati negli anni precedenti avessero fatto sembrare impossibile la sua riuscita, i dati parlano da soli: più di 21 milioni di visitatori, di cui almeno 7 milioni provenienti dall’estero; le migliaia di eventi che hanno animato la città e che si sono aggiunti ai tanti incontri svoltisi quotidianamente nel sito espositivo e a Cascina Triulza che, insieme alla KIP – per la prima volta in un Expo – hanno ospitato le organizzazioni non governative della cooperazione internazionale e del volontariato.

Alimenti cancerogeni

Il mangiare sarà appiattito alla sua dimensione meramente materiale, senza più alcuno spazio per l’elemento simbolico e culturale. Non è forse questa – la distruzione del simbolico – la cifra della mondializzazione in quanto tale? Non è forse l’annullamento delle culture l’aspetto coessenziale alla marcia del mercato e del suo imporsi su scala planetaria? Sarà un caso che questa campagna contro la carne avvenga in odore di Ttip, ossia del trattato di liberalizzazione commerciale transatlantico (il cui intento dichiarato è di abbattere dazi e dogane tra Europa e Stati Uniti, rendendo il commercio più fluido e penetrante tra le due sponde dell’oceano)?

C’era una volta quando i bambini potevano uscire senza pericolo

Gli atti sessuali con minorenni, sono passati dai trecentosessantaquattro a quattrocentotrentotto; quelli di violenza sessuale aggravata da duecentosessantadue a trecentosettantuno; quelli legati a materiale pedopornografico con settanta bambine coinvolte nel 2014 e tredici dieci anni addietro; e da settecentocinquantuno a millequattrocento e rotti, i maltrattamenti in famiglia

Va davvero bene…Ci sono 102 milioni di americani senza un lavoro

ll governo federale utilizza molto attentamente dei numeri manipolati per coprire la depressione economica schiacciante che sta interessando questa nazione. Per il mese di settembre, il governo federale ci ha detto che 142.000 posti di lavoro sono stati aggiunti. Se questo fosse effettivamente vero, ciò sarebbe a malapena sufficiente per tenere il passo con la crescita della popolazione. Purtroppo, la verità è che i numeri reali sono in realtà molto peggiori.

Alitalia, un delitto senza mandanti. Ma la sentenza è un buon inizio

Gli ex amministratori Alitalia condannati per il crac della compagnia sono certo indifendibili. Ma la sentenza è al massimo un buon inizio, che non individua i veri mandanti del disastro costato miliardi agli italiani. Perché Alitalia è sempre stata un’impresa dove la politica la faceva da padrona. Sono d’accordo quando l’economista Carlo Scarpa autore di questo saggio conclude che la condanna degli ex amministratori dell’Alitalia può essere considerata un “buon inizio” della lotta contro la corruzione. Auguriamocelo veramente

Questioni di Gender [in un momento in cui ragionare pare un peccato mortale]

Non ci sono solo due sessi (lo attestano biologia, psicologia, filosofia), perché le relazioni sessuali non presuppongono di necessità amore, perché l’amore rimane un complesso di emozioni, razionalità, scelte, maturità, che non può, né deve essere esclusiva delle coppie eterosessuali, coppie, tra l’altro, non sempre rispettose della moralità, non sempre in grado di accudire i propri figli, né di farli crescere bene

Lo scandalo Volkswagen, spiegato senza tanti fronzoli

Ieri pomeriggio Martin Winterkorn ha annunciato le sue dimissioni da CEO di Volkswagen in seguito allo scandalo sulle auto “truccate” per risultare in regola con i limiti imposti per le emissioni di gas nocivi. Da amministratore delegato, Winterkorn si è assunto le responsabilità per quanto accaduto, dicendo di non esserne stato a conoscenza prima, e ha di conseguenza rassegnato le dimissioni, ricordando che “il lavoro per chiarire la situazione deve continuare: è l’unico modo per riottenere la fiducia”. Ma dopo tante accuse la Volkswagen riconquisterà la fiducia? Comunque sia è difficile da dimenticare la prima pagina del quotidiano tedesco Die Welt in cui si rivela (citando come fonte un documento del ministero dei Trasporti tedesco) che il governo tedesco e Bruxelles sarebbero stati da tempo a conoscenza della tecnica di manipolazione dei gas di scarico sui motori diesel della Volkswagen

Non bastano i congedi per avere più mamme al lavoro

Le difficoltà di bilanciamento fra lavoro e vita familiare continuano a penalizzare l’occupazione femminile. Il governo ha fatto bene a emanare un decreto per favorirne la conciliazione. Ma non ha attuato le misure che avrebbero avuto gli effetti più rilevanti. Il 33 per cento delle donne ha lasciato l’impiego per “incompatibilità tra lavoro e cura della prole”: ciò a causa della “assenza di parenti di supporto”, del “mancato accoglimento al nido”, della “elevata incidenza dei costi di assistenza al neonato”.