I ministri delle Finanze del G20 faranno i conti con le donne leader del W20

Alcune delle partecipanti al W20

Alcune delle partecipanti al W20

CENSIDomenica scorsa a Milano si chiudeva la Festa dell’Unità, ad Ankara invece in quello stesso giorno le maggiori potenze economiche mondiali, tra cui l’India e la Cina, hanno lanciato il gruppo ‘W20’ composto da donne leader ed esperte di genere che in occasione del prossimo G20 si impegneranno a elaborare proposte di politiche volte a facilitare l’empowerment delle donne, soprattutto nel settore economico. Il gruppo W20 – di cui fa parte anche Barbara Kenny, caporedattrice di inGenere, tra le rappresentanti per l’Italia – ospiterà il suo primo vertice nel mese prossimo a Istanbul, dopo che tutti i paesi membri designeranno le loro candidate, come ha sollecitato a fare Gülden Türktan, presidente appena eletta del gruppo.Ma vediamo la giornata come s’è svolta  nel dettaglio. 

di Redazione

w20turkey-07082015Durante il summit di domenica ad Ankara, il primo ministro turco Ahmet Davutoglu ha detto che la prosperità di un paese può essere meglio compresa dall’espressione che si può leggere sul volto delle sue donne, e ha sottolineato come sia necessario programmare una crescita economica che le includa a pieno titolo. La presidente del W20 Gülden Türktan ha spiegato come l’intento del gruppo sia proprio quello di migliorare lo stato globale delle donne, ma per farlo, ha esplicitato, “c’è bisogno di un maggiore sostegno”.

All’incontro erano presenti, anche il Segretario Generale dell’OCSE, Angel Gurria, la vice direttora diUN Women, Lakshmi Puri, e Christine Lagarde, alla direzione del Fondo Monetario Internazionale, che ha riconosciuto l’importanza di passare dalle parole alle azioni, soprattutto nel settore dell’istruzione, dell’occupazione, delle infrastrutture e dell’accesso alla cultura finanziaria. Lagarde, che ha ammesso le mancanze del FMI in passato, ha anche sottolineato come la partecipazione delle donne all’economia diminuisca la disuguaglianza e la povertà, aggiungendo  che i paesi che hanno una maggioranza di donne coinvolte nell’economia hanno livelli di povertà più bassi, e  ha anche annunciato che il FMI insieme al W20 sta cercando di trovare soluzioni per finanziare le imprenditrici.
 
Intanto, il gruppo ha deciso di lavorare alla creazione di occupazione femminile – la promessa dell’ultimo vertice del G20 parlava di 100 milioni di donne occupate in più – e sul sostegno finanziario per le donne le piccole e medie imprese, nel tentativo di aumentare il tasso di partecipazione delle donne all’economia.
 
Il Primo Ministro della Turchia Ahmet Davutoglu mentre rivolge un messaggio di saluto ai presenti.

Il Primo Ministro della Turchia Ahmet Davutoglu mentre rivolge un messaggio di saluto ai presenti.

La missione del W20 sarà infatti proprio quella di promuovere una crescita economica globale capace di includere le donne. In particolare, il mandato del gruppo riguarderà il raggiungimento della “piena partecipazione economica e sociale delle donne” menzionata nella dichiarazione di Los Cabos del 2012, della “inclusione finanziaria delle donne e l’educazione” menzionata nella dichiarazione di San Pietroburgo del 2013 , e della “riduzione del divario di partecipazione alla forza lavoro del 25 per cento entro il 2025 (tenendo conto delle circostanze nazionali)” contenuta nella dichiaraizone di Brisbane del 2014. Alla guida del gruppo ci sarà l’Associazione di donne imprenditrici della Turchia (KAGIDER), che sarà affiancata dall’Associazione Donne e Democrazia (Kadem) e dall’Associazione delle imprenditrici turche (TIKAD). Per l’Italia partecipano Barbara Leda Kenny, caporedattrice di inGenere.it, Paola Degani dell’Università di Padova e Anna Zattoni di Valore D. 

8 settembre 2015
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