Così hanno votato nel 2008 gli stati membri del BIE (Bureau International des Expositions), l’organizzazione intergovernativa che supervisiona il calendario, le candidature, la selezione e l’organizzazione delle Esposizioni Universali e Internazionali (la prima a Londra nel 1851). http://www.bie-paris.org/
Milano non è un’esordiente. Ha già ospitato un’Esposizione Universale nel 1906 (e manifestazioni internazionali nel 1894 e nel 1931). Questa dunque può essere considerata la quarta volta che deve gestire un evento di così grande rilevanza per l’eredità, materiale e immateriale, che ne può ricavare il territorio ospitante.
L’attrattiva principale di queste manifestazioni è costituita dai padiglioni nazionali dei Paesi partecipanti ai quali si affiancano i padiglioni tematici progettati dal Paese padrone di casa.
L’area d’insediamento dei padiglioni riservati ai diversi Paesi sarà quella a nord-ovest di Milano, prossima alla Fiera di Rho-Pero (con un’estensione di 1milione e 700mila metri quadrati).
Il sito espositivo diventerà luogo d’incontro e di scambio di conoscenze, trasformandosi in un grande Parco agroalimentare strutturato su una griglia di tracciati ortogonali, circondato da canali d’acqua e intercalato da nuove architetture.
Si parlerà di nutrizione, puntando l’obiettivo su tradizioni, creatività, tecnologie, innovazione, sostenibilità, diritti. E quindi di produzione agroalimentare, salute, ambiente.
Hanno aderito a oggi 131 paesi, appartenenti a tutti e cinque i continenti.
Il programma della manifestazione è denso: 6 mesi di incontri, spettacoli, convegni, eventi. La giornata di apertura sarà il primo Maggio 2015 e quella di chiusura il 31 Ottobre dello stesso anno.
Il canale di informazioni più immediato è senz’altro il sito di Expo Milano 2015: www.expo2015.org
Fonte CIBI
3 ottobre 2013