Ieri pomeriggio Martin Winterkorn ha annunciato le sue dimissioni da CEO di Volkswagen in seguito allo scandalo sulle auto “truccate” per risultare in regola con i limiti imposti per le emissioni di gas nocivi. Da amministratore delegato, Winterkorn si è assunto le responsabilità per quanto accaduto, dicendo di non esserne stato a conoscenza prima, e ha di conseguenza rassegnato le dimissioni, ricordando che “il lavoro per chiarire la situazione deve continuare: è l’unico modo per riottenere la fiducia”. Ma dopo tante accuse la Volkswagen riconquisterà la fiducia? Comunque sia è difficile da dimenticare la prima pagina del quotidiano tedesco Die Welt in cui si rivela (citando come fonte un documento del ministero dei Trasporti tedesco) che il governo tedesco e Bruxelles sarebbero stati da tempo a conoscenza della tecnica di manipolazione dei gas di scarico sui motori diesel della Volkswagen
Europa
Cronache, Europa, La Storia, Mondo, Scenari
La storia del rifugiato siriano sgambettato in Ungheria
L’edizione online del tabloid britannico Daily Mail ha intervistato Osama Abdel Muhsen Al Ghadab, il rifugiato siriano di 52 anni che è stato sgambettato dalla cameraman ungherese Petra Laszlo mentre teneva in braccio suo figlio di 7 anni. Il video dello sgambetto è stato pubblicato e visto in tutto il mondo. Al Ghadab ha detto al Daily Mail di essere arrivato a Monaco di Baviera la mattina di sabato 12 settembre, circa dieci giorni dopo avere iniziato il proprio viaggio dalla Turchia. A lato: Al Ghadab assieme ai suoi figli Zaid e Mohannad – secondo il Daily Mail – fotografato in Germania
Cronache, Diritti, Europa, Italia, Politiche di genere
Uffa, è dal 1957 che si parla di parità di retribuzione tra uomini e donne
URGE affrontare il divario di parità di retribuzione e delle pensioni, all’adeguata considerazione del ruolo dei sistemi di valutazione e di classificazione del lavoro, alla necessaria tutela della gravidanza, del ruolo del congedo di maternità e del relativo regime in vista di una parità di genere sul lavoro e per le carriere. La riduzione del gender pay gap (differenziale retributivo di genere) è la questione al centro di un documento appena pubblicato dal Parlamento Europeo e intitolato Gender equality in employment and occupation.
Cronache, Europa, Mondo
Perché non emigrano in Germania i milioni di giovani europei disoccupati?
La Germania avrebbe bisogno di almeno 500 mila lavoratori (benché i disoccupati siano 2,8 milioni), 50 mila posti di apprendisti sono rimasti vacanti e le aziende sono preoccupate. La Cancelliera con le sue dichiarazioni avrebbe alimentato le speranze di migliaia di disperati che finiscono annegati nel Mediterraneo, o soffocati nei Tir, se giungono via terra. Ne sono convinti molti italiani accecati dai luoghi comuni anti-tedeschi. Lo ha detto anche l’ungherese Orban, che cerca di giustificare quanto avviene a casa sua dando la colpa alla Merkel. Perché la Cancelliera ha promesso di accogliere quanti fuggono, in particolare i siriani?
Europa, Italia, La Storia, Scenari
La guerra genera profughi di guerra: il fallimento morale dell’Italia e della NATO
Migliaia di libici sono stati uccisi e feriti come diretta conseguenza dell’intervento della NATO; secondo, la guerra ha trasformato la Libia in “feudi” belligeranti armati e sostenuti da potenze regionali e internazionali. Le centinaia di milizie esistenti oggi in Libia, hanno privato i libici di qualsiasi senso di sicurezza e hanno esposto la popolazione civile a una realtà bellica di cui, apparentemente, non si vede la fine. Terzo, migliaia di libici o di africani che una volta chiamavano patria la Libia, si sono trovati a fuggire dalla guerra usando qualsiasi possibile mezzo di trasporto. Diecine di migliaia di loro hanno trovato rifugio in Europa, mentre migliaia di altri sono morti tentando di arrivarvi. Nella foto: un’immagine della guerra del 2011 in Libia.
Cronache, Europa, Italia
Tutti i numeri dei rifugiati in Europa. Migliaia arrivati a Vienna
Due efficaci grafici del New York Times aiutano a contestualizzare i fatti di questi mesi e la posizione dell’Italia in confronto agli altri paesi europei. Intanto 3650 migranti sono arrivati lunedì 31 agosto a Vienna. Sono arrivati in treno da Budapest e sono per lo più siriani diretti in Germania: li ha accolti una manifestazione per chiedere il rispetto dei diritti dei profughi in memoria delle 71 persone morte nel camion proveniente dall’Ungheria: circa 20 mila persone hanno partecipato a una marcia attraverso il centro della città con striscioni e cartelli di benvenuto (foto a lato) per i migranti
Diritti, Europa, Politica, Scenari
Un codice comune su immigrazione e asilo politico
Si basa proprio sulla solidarietà il decalogo di azioni concrete per rilanciare una politica europea dell’asilo, dei rifugiati e della migrazione, proposto da Sera Sigmar Gabriel e Frank-Walter Steinmeier, rispettivamente il vice cancelliere e il Ministro federale degli Affari esteri tedesco. Così facendo la Germania è pronta a portare avanti il progetto comune di una politica per i rifugiati fondata sulla solidarietà senza peraltro trascurare tutte le iniziative politiche per la lotta alle cause di fuga nei Paesi del Medio Oriente e dell’Africa
Diritti, Europa, Italia, Politica
Legalizzare la cannabis trasformerà l’Italia in una nazione di drogati?
Di droga il Parlamento italiano si è occupato spesso, ma questa è la prima volta che lo dovrà fare non per decidere di modificare le sanzioni della legge sulla droga.Questa proposta di legge non avrà un iter facile. L’esperienza degli altri Stati che hanno scelto la strada della legalizzazione potrà certo fornire argomenti per ribattere alle opposizioni più catastrofistiche. A chi dirà che ciò comporterà un aumento del crimine si potrà rispondere mostrando le evidenze contrarie, portando gli esempi del calo della criminalità comune registrato dove la cannabis è stata legalizzata. A lato: Una manifestazione per la legalizzazione delle droghe leggere
Cronache, Europa
In Germania c’è l’Erasmus anche per gli apprendisti
Fanno degli stage manuali non solo gli studenti tecnici ma anche i liceali dal momento che non tutti gli studenti diventeranno professori di Università. «È un vantaggio per i giovani, e anche per le aziende», commenta Tamara Moll della Dihk, la Deutsche Industrie und Handelskammer, la camera industria e commercio tedesca. «I ragazzi tornano con nuove conoscenze che si possono mettere a frutto in Germania».
Europa, Italia, La vita dei comuni, Politica
Guerra tra poveri per la casa. Tra italiani e stranieri
In molte regioni per concorrere all’assegnazione di una casa popolare serve un’anzianità di residenza. Non è un criterio efficace per riequilibrare il rapporto fra italiani ed extracomunitari assegnatari. Ma potrebbe essere usato come premio, rivedendo il sistema di punteggi e graduatorie. A lato: un’immagine della rivolta di qualche giorno faa Quinto di Treviso contro la sistemazione di 101 profughi in due condomini della città che è costata il posto al prefetto Maria Augusta Marrosu