Italia

Se l’educazione di genere fa paura. Giannini: “Basta con questa truffa culturale”

Come nasce la crociata contro i corsi di educazione alle differenze nelle scuole e perché continua il tam-tam mediatico di messaggi contrari a una fantomatica “ideologia gender”? Intanto il l ministro dell’Istruzione Stefania Giannini invia una circolare alle scuole per rispondere anche in via ufficiale alle polemiche sui programmi. Che il governo e gli esperti hanno da tempo ribadito essere pretestuose

Allarme Scuola, un 15enne su quattro insufficiente in matematica

Scarse le opportunità formative scolastiche ed extrascolastiche: solo il 14% dei bimbi fino a 2 anni può andare al nido o usufruire di servizi integrativi, il 68% delle classi della scuola primaria non offre il tempo pieno e il 64% dei minori non ha accesso ad attività ricreative, sportive, formative o culturali. I livelli più alti si registrano in Campania (84%), Sicilia (79%) e Calabria (78%). Non basta: il 48,4% dei ragazzi fra 6 e 17 anni non ha letto neanche un libro nell’anno precedente la rilevazione, il 69,4% non ha messo piede in un sito archeologico, il 55,2% in un museo e – preoccupante anche in termini di salute – il 45,5% non ha svolto alcuna attività sportiva.

Se me ne vado in pensione prima? Ti può costare caro

ll presidente del Consiglio ha promesso di rivedere la legge Fornero (nella foto), in modo che si possa accedere alla pensione anche prima di raggiungere l’età fissata. Ma come calcolare la penalizzazione per l’uscita anticipata? Il rischio di compromettere i precari equilibri del sistema pensionistico. Rimettere in discussione l’età della pensione scopre, infatti, il fianco a soluzioni particolarmente generose per i “pensionandi”. Magari, con la nobile giustificazione di politiche economiche volte a favorire il ricambio generazionale nei luoghi di lavoro. Ma con il rischio di un ritorno ai tempi in cui sull’Inps veniva scaricato ogni genere di costi impropri

Uffa, è dal 1957 che si parla di parità di retribuzione tra uomini e donne

URGE affrontare il divario di parità di retribuzione e delle pensioni, all’adeguata considerazione del ruolo dei sistemi di valutazione e di classificazione del lavoro, alla necessaria tutela della gravidanza, del ruolo del congedo di maternità e del relativo regime in vista di una parità di genere sul lavoro e per le carriere. La riduzione del gender pay gap (differenziale retributivo di genere) è la questione al centro di un documento appena pubblicato dal Parlamento Europeo e intitolato Gender equality in employment and occupation.

La guerra genera profughi di guerra: il fallimento morale dell’Italia e della NATO

Migliaia di libici sono stati uccisi e feriti come diretta conseguenza dell’intervento della NATO; secondo, la guerra ha trasformato la Libia in “feudi” belligeranti armati e sostenuti da potenze regionali e internazionali. Le centinaia di milizie esistenti oggi in Libia, hanno privato i libici di qualsiasi senso di sicurezza e hanno esposto la popolazione civile a una realtà bellica di cui, apparentemente, non si vede la fine. Terzo, migliaia di libici o di africani che una volta chiamavano patria la Libia, si sono trovati a fuggire dalla guerra usando qualsiasi possibile mezzo di trasporto. Diecine di migliaia di loro hanno trovato rifugio in Europa, mentre migliaia di altri sono morti tentando di arrivarvi. Nella foto: un’immagine della guerra del 2011 in Libia.

Tutti i numeri dei rifugiati in Europa. Migliaia arrivati a Vienna

Due efficaci grafici del New York Times aiutano a contestualizzare i fatti di questi mesi e la posizione dell’Italia in confronto agli altri paesi europei. Intanto 3650 migranti sono arrivati lunedì 31 agosto a Vienna. Sono arrivati in treno da Budapest e sono per lo più siriani diretti in Germania: li ha accolti una manifestazione per chiedere il rispetto dei diritti dei profughi in memoria delle 71 persone morte nel camion proveniente dall’Ungheria: circa 20 mila persone hanno partecipato a una marcia attraverso il centro della città con striscioni e cartelli di benvenuto (foto a lato) per i migranti

La prima economista donna all’Accademia dei Lincei

Per la prima volta una economista donna, Cristina Marcuzzo, è stata ammessa all’Accademia dei Lincei (nella foto), la più antica accademia scientifica del mondo occidentale che svolge un ruolo di consulenza culturale e scientifica della Presidenza della Repubblica. Cristina Marcuzzo insegna all’Università di Roma La Sapienza ed è riconosciuta a livello internazionale come una delle massime esperte del pensiero di Keynes e della sua scuola

Il famoso mercato del pesce di Milano

Volentieri vi suggerisco la lettura di questo articolo apparso su Rivista Studio a firma di Davide Coppo che spiega cos’è e come funziona il mercato ittico di Milano, il più grande mercato del pesce d’Italia, “che stranamente si trova in una città in mezzo a una pianura”. Coppo ne racconta le operazioni, le contrattazioni, la “acquaticità dell’atmosfera” e spiega perché si pensa che il mercato ittico di Milano sia quello in cui arrivi “il pesce più fresco del Paese”. È “un po’ un’esagerazione”, scrive Coppo, ma è comunque vero che al mercato ittico di Milano “il pesce arriva freschissimo in poche ore dai porti di tutte le zone costiere”. Foto di Bethany Clarke/Getty Images

Legalizzare la cannabis trasformerà l’Italia in una nazione di drogati?

Di droga il Parlamento italiano si è occupato spesso, ma questa è la prima volta che lo dovrà fare non per decidere di modificare le sanzioni della legge sulla droga.Questa proposta di legge non avrà un iter facile. L’esperienza degli altri Stati che hanno scelto la strada della legalizzazione potrà certo fornire argomenti per ribattere alle opposizioni più catastrofistiche. A chi dirà che ciò comporterà un aumento del crimine si potrà rispondere mostrando le evidenze contrarie, portando gli esempi del calo della criminalità comune registrato dove la cannabis è stata legalizzata. A lato: Una manifestazione per la legalizzazione delle droghe leggere

Guerra tra poveri per la casa. Tra italiani e stranieri

In molte regioni per concorrere all’assegnazione di una casa popolare serve un’anzianità di residenza. Non è un criterio efficace per riequilibrare il rapporto fra italiani ed extracomunitari assegnatari. Ma potrebbe essere usato come premio, rivedendo il sistema di punteggi e graduatorie. A lato: un’immagine della rivolta di qualche giorno faa Quinto di Treviso contro la sistemazione di 101 profughi in due condomini della città che è costata il posto al prefetto Maria Augusta Marrosu