La storia del rifugiato siriano sgambettato in Ungheria

L’edizione online del tabloid britannico Daily Mail ha intervistato Osama Abdel Muhsen Al Ghadab, il rifugiato siriano di 52 anni che è stato sgambettato dalla cameraman ungherese Petra Laszlo mentre teneva in braccio suo figlio di 7 anni. Il video dello sgambetto è stato pubblicato e visto in tutto il mondo. Al Ghadab ha detto al Daily Mail di essere arrivato a Monaco di Baviera la mattina di sabato 12 settembre, circa dieci giorni dopo avere iniziato il proprio viaggio dalla Turchia. A lato: Al Ghadab assieme ai suoi figli Zaid e Mohannad – secondo il Daily Mail – fotografato in Germania

Se me ne vado in pensione prima? Ti può costare caro

ll presidente del Consiglio ha promesso di rivedere la legge Fornero (nella foto), in modo che si possa accedere alla pensione anche prima di raggiungere l’età fissata. Ma come calcolare la penalizzazione per l’uscita anticipata? Il rischio di compromettere i precari equilibri del sistema pensionistico. Rimettere in discussione l’età della pensione scopre, infatti, il fianco a soluzioni particolarmente generose per i “pensionandi”. Magari, con la nobile giustificazione di politiche economiche volte a favorire il ricambio generazionale nei luoghi di lavoro. Ma con il rischio di un ritorno ai tempi in cui sull’Inps veniva scaricato ogni genere di costi impropri

Uffa, è dal 1957 che si parla di parità di retribuzione tra uomini e donne

URGE affrontare il divario di parità di retribuzione e delle pensioni, all’adeguata considerazione del ruolo dei sistemi di valutazione e di classificazione del lavoro, alla necessaria tutela della gravidanza, del ruolo del congedo di maternità e del relativo regime in vista di una parità di genere sul lavoro e per le carriere. La riduzione del gender pay gap (differenziale retributivo di genere) è la questione al centro di un documento appena pubblicato dal Parlamento Europeo e intitolato Gender equality in employment and occupation.

Epatite C: quando la speranza ha un costo troppo alto

I nuovi farmaci contro l’epatite C sono decisamente efficaci, ma hanno prezzi quasi proibitivi per le finanze delle regioni. Anche perché si tratta di una malattia molto diffusa nel nostro paese. Si stima che in Italia i pazienti con diagnosi di epatite C siano nell’ordine di diverse centinaia di migliaia e che esista una notevole differenza tra Nord e Sud, con una prevalenza nettamente maggiore al Sud. Strategie per riuscire a trattare il maggior numero possibile di pazienti e scelte della politica

Perché non emigrano in Germania i milioni di giovani europei disoccupati?

La Germania avrebbe bisogno di almeno 500 mila lavoratori (benché i disoccupati siano 2,8 milioni), 50 mila posti di apprendisti sono rimasti vacanti e le aziende sono preoccupate. La Cancelliera con le sue dichiarazioni avrebbe alimentato le speranze di migliaia di disperati che finiscono annegati nel Mediterraneo, o soffocati nei Tir, se giungono via terra. Ne sono convinti molti italiani accecati dai luoghi comuni anti-tedeschi. Lo ha detto anche l’ungherese Orban, che cerca di giustificare quanto avviene a casa sua dando la colpa alla Merkel. Perché la Cancelliera ha promesso di accogliere quanti fuggono, in particolare i siriani?

I ministri delle Finanze del G20 faranno i conti con le donne leader del W20

Il confronto si annuncia “durissimo”. Riepiloghiamo: domenica scorsa a Milano c’era la chiusura della Festa dell’Unità, ad Ankara invece in quello stesso giorno le maggiori potenze economiche mondiali, tra cui l’India e la Cina, hanno lanciato il gruppo ‘W20’ composto da donne leader ed esperte di genere che in occasione del prossimo G20 si impegneranno a elaborare proposte di politiche volte a facilitare l’empowerment delle donne, soprattutto nel settore economico. Il gruppo W20 – di cui fa parte anche Barbara Kenny, caporedattrice di inGenere, tra le rappresentanti per l’Italia – ospiterà il suo primo vertice nel mese prossimo a Istanbul, dopo che tutti i paesi membri designeranno le loro candidate, come ha sollecitato a fare Gülden Türktan, presidente appena eletta del gruppo. Nella foto: Christine Lagarde, la direttora del Fondo Monetario Internazionale

Contro il logorio della vita moderna? Occhio alla Mobilità

La mobilità risulta un fattore tanto fondamentale quanto critico nel momento in cui si manifesta la sua incapacità ad autoregolarsi e a stabilizzarsi su un “livello socialmente efficiente”. Sicché la “mala-mobilità” genera – è naturale – clamorosi effetti negativi (congestioni, incidentalità, inquinamento atmosferico e sonoro) che pesano sulla qualità della vita dei cittadini e sulla attrattività dell’ambiente urbano che li circonda. La Città Metropolitana ha come suo obiettivo la risposta a queste esigenze. Nella foto: un’immagine dell’hinterland milanese. VI RICORDO CHE VI ASPETTO DOMANI sabato 5 settembre alla festa de l’Unità in sala Dibattiti per parlare di mobilità urbana nella Città Metropolitana

Mobilità nella Città Metropolitana. Vediamo insieme cosa ci aspetta

Parliamone sabato 5 settembre alle 21.00 alla festa de l’Unità ai Giardini Montanelli in sala Dibattiti (nella pagina interna il programma con i partecipanti). Intanto vi propongo questa analisi di Pietro Spirito esperto di Economia dei Trasporti che fa il punto tra l’altro su una delle sfide maggiormente critiche che devono affrontare le città nel mondo: la dipendenza dello sviluppo urbano dalle automobili. Argomento che ci riguarda molto da vicino e sul quale è necessario intervenire al più presto e sabato vedremo insieme cosa e come si può agire

La guerra genera profughi di guerra: il fallimento morale dell’Italia e della NATO

Migliaia di libici sono stati uccisi e feriti come diretta conseguenza dell’intervento della NATO; secondo, la guerra ha trasformato la Libia in “feudi” belligeranti armati e sostenuti da potenze regionali e internazionali. Le centinaia di milizie esistenti oggi in Libia, hanno privato i libici di qualsiasi senso di sicurezza e hanno esposto la popolazione civile a una realtà bellica di cui, apparentemente, non si vede la fine. Terzo, migliaia di libici o di africani che una volta chiamavano patria la Libia, si sono trovati a fuggire dalla guerra usando qualsiasi possibile mezzo di trasporto. Diecine di migliaia di loro hanno trovato rifugio in Europa, mentre migliaia di altri sono morti tentando di arrivarvi. Nella foto: un’immagine della guerra del 2011 in Libia.

Tutti i numeri dei rifugiati in Europa. Migliaia arrivati a Vienna

Due efficaci grafici del New York Times aiutano a contestualizzare i fatti di questi mesi e la posizione dell’Italia in confronto agli altri paesi europei. Intanto 3650 migranti sono arrivati lunedì 31 agosto a Vienna. Sono arrivati in treno da Budapest e sono per lo più siriani diretti in Germania: li ha accolti una manifestazione per chiedere il rispetto dei diritti dei profughi in memoria delle 71 persone morte nel camion proveniente dall’Ungheria: circa 20 mila persone hanno partecipato a una marcia attraverso il centro della città con striscioni e cartelli di benvenuto (foto a lato) per i migranti

Piattaforma di Pechino, un appello ai movimenti femministi

Per celebrare il vertice globale “sulla parità di genere e l’emancipazione femminile” che si terrà il 26 settembre 2015 il sito della fondazione raccoglierà testimonianze video auto-registrate relative alle richieste da avanzare ai leader mondiali. Le testimonianze, vanno inviate in formato video entro il 15 settembre 2015: clicca tutte le informazioni per partecipare

Un codice comune su immigrazione e asilo politico

Si basa proprio sulla solidarietà il decalogo di azioni concrete per rilanciare una politica europea dell’asilo, dei rifugiati e della migrazione, proposto da Sera Sigmar Gabriel e Frank-Walter Steinmeier, rispettivamente il vice cancelliere e il Ministro federale degli Affari esteri tedesco. Così facendo la Germania è pronta a portare avanti il progetto comune di una politica per i rifugiati fondata sulla solidarietà senza peraltro trascurare tutte le iniziative politiche per la lotta alle cause di fuga nei Paesi del Medio Oriente e dell’Africa

La “Grande scampagnata de l’Unità”

Il 2 Settembre 1945 nelle brughiere ad Ovest dell’abitato di Mariano Comense poco distante da una Milano distrutta dalle bombe si tiene la prima festa del quotidiano comunista “l’Unità”. L’idea di una festa legata al giornale di partito venne dagli esuli che l’anno prima avevano partecipato a Parigi alla festa de “L’Humanitè”, l’organo del Partito Comunista Francese

Arrivederci il 25 agosto ai giardini Montanelli. Buone Vacanze

“C’è chi dice sì. Dalla parte di chi cambia l’Italia”. E’ lo slogan della festa nazionale de l’Unità che si terrà dal 25 agosto al 6 settembre ai giardini pubblici Indro Montanelli di Corso Venezia. La festa verrà inaugurata il 25 alle 18,30 da Debora Serracchiani insieme al segretario metropolitano Pietro Bussolati e a quello regionale Alessandro Alfieri, mentre l’intervento conclusivo sarà quello del segretario e presidente del Consiglio Matteo Renzi, il 6 settembre alle 16. In mezzo un calendrio di concerti, dibattiti e presentazioni di libri, uno spazio dedicato al quotidiano fondato da Antonio Gramsci, oltre a un’offerta gastronomica che quest’anno sarà arricchita con uno spazio dedicato allo street food e alle eccellenze culinarie di tutto il Paese. Tre i concerti gratuiti in calendario: il 25 agosto Giuliano Palma, il 31 Irene Grandi e il 4 settembre Don-Jo e Club-dogo

La prima economista donna all’Accademia dei Lincei

Per la prima volta una economista donna, Cristina Marcuzzo, è stata ammessa all’Accademia dei Lincei (nella foto), la più antica accademia scientifica del mondo occidentale che svolge un ruolo di consulenza culturale e scientifica della Presidenza della Repubblica. Cristina Marcuzzo insegna all’Università di Roma La Sapienza ed è riconosciuta a livello internazionale come una delle massime esperte del pensiero di Keynes e della sua scuola